Nel 1995 uscì al cinema Waterworld, film post-apocalittico con protagonista la star di Hollywood Kevin Costner. Non si tratta certo di un prodotto che viene ricordato come un grande film, e anzi viene spesso buttato nel dimenticatoio. Ma per i protagonisti che hanno dato vita al film, difficilmente potrà essere dimenticato. Sembra infatti che il progetto non fu un flop solo a livello commerciale, cosa che succede tutt’oggi molto spesso per film con grossi budget, ma rischiò di mettere di rovinare la carriera dello stesso Kevin Costner (che fu anche produttore del film).
Il film, secondo molte fonti, sforò il budget in modo spropositato. Il costo complessivo per la sua realizzazione supera i 175 milioni di dollari, che nel 1995 lo fece diventare diventa il progetto più costoso di sempre. Per prima cosa ci furono innumerevoli problemi di produzione (tra riprese nell’oceano, problemi di sicurezza e uragani) che oscurarono in parte l’uscita del film. Tutto sommato al botteghino non andò così male: “solo” 90 milioni di dollari d’incasso negli Stati Uniti, mentre a livello globale fece meglio, arrivando sopra i 200 milioni. Diventando uno tra i 10 film di maggior incasso del 1995. Tuttavia, se consideriamo che i costi totali di Waterworld, tra marketing e distribuzione, sono stimati a circa 235 milioni di dollari, non si tratta nemmeno di un risultato così incredibile.
Come secondo disastro arrivò però la linea di giocattoli dedicata al film. Il progetto infatti non funzionò. Degli otto pupazzetti prodotti (sei basici e due deluxe), con tanto di gadget e veicoli annessi, nessuno raggiunse un traguardo di vendite lontanamente accettabile. Con un magazzino praticamente invenduto, il risultato fu così negativo che tutt’oggi hanno un valore di mercato quasi nullo. Al contrario di ciò che solitamente succede con i vecchi giocattoli tematici.
Alcune delle causa di queste svariate problematicità legate al progetto posso essere riscontrate proprio nella promozione del film. Quando per esempio il regista Kevin Reynolds ha lasciato il film vicino alla fine delle riprese a causa di differenze creative con Costner (simili conflitti sono successi anche recentemente con la serie tv Yellowstone). Questo potrebbe aver reso il pubblico molto diffidente nell’andare in sala. Oppure un’altra criticità riguarderebbe le aspettative del pubblico, troppo alte per il film che si è poi trovato davanti. Il setting post-apocalittico poteva all’epoca fa pensare ad un Mad Max che, com’è evidente, è un confronto che non ha certo aiutato il film.
Fortunatamente Kevin Costner è riuscito, non senza difficoltà, a riprendersi. Non deve essere stato facile uscire dal quel grande botto, ma tutto è bene quel che finisce bene. E voi invece cosa ne pensate di Waterworld? Sapete dove hanno girato il film?