Stasera torna in tv un film davvero particolare, che ha delle caratteristiche uniche. Non solo di concept ma, e soprattutto, di messa in scena. Il film in questione è Waterworld del 1995 con Kevin Costner per la regia di Kevin Reynolds. In particolare sono state le scelte dell’ambientazione e di come realizzarla a farne un unicum. Questo sabato 11 Novembre 2023, non perdetevi sul canale 27 alle ore 21:10, questa follia produttiva!
Prima di entrare nel dettaglio di ciò che ha significato realizzare il lungometraggio, soffermiamoci sulla trama. Waterworld è ambientato in un futuro apocalittico, dove a seguito dello scioglimento di tutti i ghiacciai, il pianeta è quasi del tutto sommerso dalle acque. In questa distesa d’acqua infinita, il mutante Mariner (Kevin Costner) è un navigatore solitario che vaga alla ricerca di Dryland, l’ultima regione di terra sopravvissuta al disastro. Oltre alla grande star e icona del cinema di quegli anni Kevin Costner, nel film appare anche il leggendario Dennis Hopper insieme ad altri nomi meno altisonanti. Jeanne Tripplehorn (Basic Instinct), Michael Jeter (Paura e delirio a Las Vegas) e Gerard Murphy (Batman Begins) chiudono un po’ il grosso del cast.
Ma adesso quello per cui siamo qui: dove hanno girato davvero il film? La risposta alla domanda potrà essere tanto scontata quanto inaspettata. Se infatti si potrebbe pensare che, come per la stragrande maggioranza dei film di Hollywood, sia tutto girano in un grosso studio cinematografico dentro ad un’enorme piscina, in questo caso non si potrebbe essere più lontani dalla verità. Se infatti sono presenti scene di questo tipo all’interno della pellicola, per la maggior parte le sequenze sono state girate proprio in mezzo al mare. Costner in passato era già incappato in problemi durante la produzione di un film (come quando ebbe parecchi problemi con i lupi di Balla coi lupi). Qui però anche un singolo problema poteva essere irreparabile.
Precisamente al largo delle Hawaii. Qui sono hanno ricostruito in scala 1:1 tutte le principali scenografie, compresa l’imponente città-atollo. Sono state impiegate circa un milione di tonnellate di acciaio, con un mastodontico investimento sia economico che di forza lavoro (più di 300 manovali) e tempo (circa 7 mesi). L’intera struttura poggiava su tante grosse barche, per l’occasione riadattate, fissate l’una all’altra. Waterworld è uno di quei rari casi in cui non ci sono poi grandi segreti dietro a ciò che vediamo. Semplicemente tutto è esattamente come lo vediamo.
Non perdete l’occasione di vedere questo singolare film alla luce di tutto ciò che adesso sapete. Alle 21:10 sul 27! È un’ottima occasione anche per riscoprire alcuni tra i film più sottovalutati degli ultimi anni, anzi i migliori.