I migliori film che abbiamo visto a Venezia 80

L’80esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si è conclusa. Secondo noi, con il Leone d’Oro più meritato. Noi l’abbiamo seguita dal primo all’ultimo giorno e vi offriamo ora una classifica dei dieci film che abbiamo apprezzato di più. Consuntivi, recensioni e quando arrivano al cinema.
I migliori film che abbiamo visto a Venezia 80

Parlare di migliore, che si tratti di film, libri, brani, premiazioni, fa sempre supporre che ci sia un peggiore. Che debba trattarsi di una gara. O che quell’aggettivo che suona tanto oggettivo e in realtà tanto soggettivo – “Migliore” – possa ridurre a una pagella la ricchezza di film tanto diversi fra loro e altrettanto meritevoli di essere visti. Perché di fronte a un programma ricchissimo com’è stato quello di Venezia 80, fra concorso e fuori concorso, è inevitabile perdersi per strada qualcosa. Un modo per dire che questa “classifica” diventi, per chi legge, solo il punto di partenza per vedere non solo i film di cui parleremo, ma anche approfondire quelli di cui non parleremo.

Il titolo recita: “Che abbiamo visto“. In altre parole, tante piccole perle, al di fuori dei grandi titoli, ci saranno senz’altro sfuggite. Seguire un festival, con decine e decine di film fra cui scegliere e l’impossibilità di vederli tutti, cui fa seguito la tendenza di dare priorità ai titoli principali e più mainstream, è un’esperienza legata a doppio filo a quell’ansia sociale nota come FOMO: Fear Of Missing Out, vale a dire la consapevolezza che pur avendo visto 99 film, era il 100esimo che ci siamo persi, il vero capolavoro. Ma tant’è. Qui a Venezia eravamo in tre. Ciascuno con i propri interessi, le proprie cups of tea.

In fondo a questo articolo, che corrisponde in realtà alla cima della nostra classifica, troverete il film che ha messo d’accordo tutti: i critici, che dal terzo giorno gli avevano già dato quelli che sarebbero rimasti i voti più alti di tutto il festival; la giuria, che l’ha premiato col Leone d’Oro; e noi tre, che l’abbiamo messo tutti e tre, ci teniamo a specificarlo, al primo posto delle rispettive classifiche poi incrociate a creare quella che leggerete (classifiche redatte prima dell’annuncio dei premiati, venga l’istinto di prenderlo come primo posto di comodo). Il film è Poor Things, di Yorgos Lanthimos. Ed è la prova che ogni tanto, per quanto i premi siano solo la scusa per mettere insieme film, appassionati e professionisti in un unico luogo per dieci giorni e più, e poi restituirli al pubblico – il punto, insomma, che chi arriva secondo non è per forza da meno di chi vince – è la prova dicevamo, che ogni tanto c’è giustizia.

10. Enea di Pietro Castellitto

Enea di Pietro Castellitto
Enea di Pietro Castellitto

Un grande merito va attribuito a questo film: quello di provare sempre a stupire lo spettatore. Anche in maniera peculiare e inaspettata, non soltanto sensazionalistica. I personaggi non sono lineari, arrivano le battute che non ti aspetti, trivialità sorprendenti (e blasfeme), classiconi del pop italiano usati in modi poco comuni, e via discorrendo. Di film sull’alta borghesia romana se ne sono già visti tanti, ma Castellitto dà a questa storia un’impronta camp e inedita degna di essere goduta al cinema. Buone prove attoriali per il cast, che comprende i (tre) Castellitto, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese e il cantautore Tutti Fenomeni.

Commento a cura di Luca Predonzani. La data d’uscita è fissata al 25 gennaio 2024 con Vision Distribution. Qui la recensione completa di Filippo Bacchi.

9. The Killer di David Fincher

Michael Fassbender in The Killer
Michael Fassbender in The Killer

The Killer non è il film che molti potrebbero aspettarsi. Non ha la statura di un nuovo capolavoro di David Fincher, nonostante le premesse. Perché il regista lavora di sottrazione, di rottura dell’empatia, di appiattimento del coinvolgimento, per portare alle estreme conseguenze un aspetto del linguaggio cinematografico che l’ha ossessionato fin dagli inizi di carriera: l’aderenza della forma al contenuto che racconta. Quindi The Killer è un film freddo, calcolatorio, glaciale come il protagonista di Michael Fassbender. Superato lo scoglio di un’iniziale, possibile delusione, ci si troverà davanti un manuale accademico e millimetrico di maestria registica.

Commento a cura di Carlo Giuliano. Il film arriva su Netflix dal 10 novembre 2023, preceduto da una distribuzione in sale selezionate a ottobre. Qui la recensione completa di Carlo Giuliano.

8. Io capitano di Matteo Garrone, il Leone d’Argento di Venezia 80

Io capitano, Leone d'Argento di Venezia 80
Io capitano, Leone d’Argento di Venezia 80

Matteo Garrone ripropone la visione fiabesca di Pinocchio, approcciandosi però a una tematica estremamente delicata come quella dell’immigrazione. Edulcorando la drammaticità intrinseca nella storia, il regista riesce ugualmente a dar vita a una pellicola estremamente commovente, a ritrarre una moderna odissea della speranza dal forte impatto emotivo sullo spettatore, mai inutilmente retorica. Con Io Capitano, Garrone continua la sua incessante ricerca della bellezza, dipingendo immagini meravigliose che immortalano la speranza insita nella tragicità. Un film dalla potenza visiva disarmante, estremamente attuale e affascinante, con la straordinaria capacità di trattare i propri protagonisti come persone, prima ancora che personaggi.

Commento a cura di Filippo Bacchi. Il film è già nei cinema italiani dal 7 settembre con 01 Distribution. Qui la recensione completa di Filippo Bacchi.

7. Maestro di Bradley Cooper

Carey Mulligan e Bradley Cooper in Maestro
Carey Mulligan e Bradley Cooper in Maestro

Ottima seconda prova registica per Bradley Cooper: c’è da scommettere che anche stavolta, dopo il successo di A Star Is Born, fioccheranno premi e consensi per questo nuovo film. Un frizzante e trascinante biopic sulle vite del leggendario musicista Leonard Bernstein e di sua moglie, l’attrice Felicia Montealegre. Bradley Cooper e Carey Mulligan (protagonista dell’opera alla pari di lui) brillano in due performance ottime, sentite e commoventi. Un film accorato, che senza sforzarsi ed eccedere sa far ridere e piangere. Deliziosi comprimari Matt Bomer e Maya Hawke.

Commento a cura di Luca Predonzani. In Italia, il film arriverà direttamente su Netflix dal 20 dicembre 2023.

6. The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin

The Caine Mutiny Court-Martial, postumo per Friedkin e Lance Reddick
The Caine Mutiny Court-Martial, postumo per Friedkin e Lance Reddick

Con The Caine Mutiny Court-Martial, il recentemente scomparso William Friedkin realizza un remake per la TV che sembra uscito dai legal drama militari d’Anni 80, dalle interpretazioni decisamente quadrate e militaresche, che non rinuncia a una visione repubblicana e conservatrice senz’altro discutibile. Ma che grazie alla struttura della sceneggiatura coinvolge lo spettatore come solo il puro cinema sa fare. Ammutinamento su una nave della Marina USA, nessuna premessa, nessuna scena al di fuori dell’aula, nessuna prova inconfutabile che ci permetta di decidere, a monte, chi sia il vero “colpevole”. La prova che si può venerare il cinema al di fuori delle ideologie.

Commento a cura di Carlo Giuliano. Il film per la TV statunitense dovrebbe arrivare anche in Italia, in autunno, grazie al catalogo di Paramount+. Qui la recensione completa di Carlo Giuliano.

5. Daaaaaali! di Quentin Dupieux

Daaaaaali! di Quentin Dupieux
Daaaaaali! di Quentin Dupieux

Chi meglio di Quentin Dupieux, autore che ha fatto del surrealismo una vera e propria ragione di vita, avrebbe potuto realizzare un omaggio così centrato a Salvador Dalí? Guardando Daaaaaalì! (geniale già dal titolo), probabilmente nessuno. Folle quanto – se non di più – i precedenti progetti, l’ultima pellicola del regista francese è un viaggio travolgente tra le ambiguità e lo straripante narcisismo dell’artista spagnolo. Cinque attori si avvicendano sullo schermo vestendo alternativamente i suoi panni, in un film, ovviamente surrealista, che gioca con le atmosfere oniriche, insistendo proprio su questo aspetto, in un crescendo di ilarità. Un’eccentrica dichiarazione d’amore. Viva Daaaaaalì!.

Commento a cura di Filippo Bacchi. Il film non ha ancora una data d’uscita, ma verrà distribuito in Italia da Lucky Red.

4. Coup de chance di Woody Allen

Coup de chance di Woody Allen
Coup de chance di Woody Allen

Coup de chance faceva seguito a una serie di film claudicanti per Woody Allen, che potevano far temere il sopraggiungere ormai impoetoso di una perdita di smalto tipica della senilità. E invece il cinquantesimo – forse ultimo, si diceva all’annuncio – film di Allen è un ritorno in grande stile, uno dei suoi migliori degli ultimi dieci anni o più. Un ritorno al tema della fortuna che fu di Match Point prima e di Irrational Man poi, ma con un tono molto più vicino alle sue commedie più leggere. Il risultato è un contrappunto ironico e ancor più feroce.

Commento a cura di Carlo Giuliano. Il film nei cinema grazie Lucky Red con anteprime già dal 15 settembre, cui seguirà prossimamente la distribuzione in tutta Italia. Qui la recensione completa di Carlo Giuliano.

3. Il male non esiste di Ryusuke Hamaguchi, il Gran Premio della Giuria di Venezia 80

Il male non esiste, Gran Premio della Giuria di Venezia 80
Il male non esiste, Gran Premio della Giuria di Venezia 80

Dopo l’Oscar vinto nel 2022 con Drive My Car, il regista giapponese era atteso al varco con grande curiosità. È sbarcato al Lido di Venezia con un film misterioso, introspettivo ed ipnotico. Si, è una vera e propria ipnosi quella a cui Hamaguchi sottopone lo spettatore: le musiche oniriche di Eiko Ishibashi accompagnano le splendide riprese – diurne e notturne – del villaggio immerso nella natura vicino a Tokyo dove la storia si svolge, mentre seguiamo una storia ambientalista ricca di suggestioni sociali e mistero, con personaggi tutti da capire ed interpretare. Gran Premio della Giuria.

Commento a cura di Luca Predonzani. Il film non ha ancora una data d’uscita in Italia, si auspica per una distribuzione prossimamente.

2. Hit Man di Richard Linklater

Glen Powell in Hit Man
Glen Powell in Hit Man

Può una commedia romantica essere uno dei migliori film presentati all’80° Mostra del Cinema di Venezia? Se la penna e la mano dietro la macchina da presa sono quelle di Richard Linklater, assolutamente sì. Il regista della trilogia di Before presenta fuori concorso un film sorprendente, dal quale non sapevamo esattamente cosa aspettarci, e forse proprio questo è riuscito ad ammaliare il pubblico. Hit Man è una commedia divertentissima, che riesce a coniugare sapientemente un umorismo più grottesco a uno invece decisamente più sofisticato, inserendo anche concetti freudiani, districandosi tra Es, Io e Super-Io. Romanticismo, sorrisi e applausi scroscianti.

Commento a cura di Filippo Bacchi. Il film non ha ancora una data d’uscita, ma dovrebbe essere distribuito prossimamente in Italia. Qui la recensione completa di Carlo Giuliano.

1. Poor Things di Yorgos Lanthimos, il Leone d’Oro di Venezia 80

Emma Stone nel film Leone d'Oro di Venezia 80
Emma Stone nel film Leone d’Oro di Venezia 80

Al terzo giorno di Venezia 80 avevamo la sensazione di aver visto già il miglior film di tutto il festival. E per quanto fossimo disposti a ricrederci, così è stato. Poor Things è un gioiello per cui l’accoglienza entusiasta è stata pressoché unanime. Cinque stelle su cinque da parte di moltissimi critici per quello che diventa, senza esagerare, il miglior film di Yorgos Lanthimos. Una reinterpretazione femminista di Frankenstein che, partendo da temi già di Dogtooth, ripercorre tutta la sua filmografia, dalla produzione greca a quella hollywoodiana. E che guida Mark Ruffalo – perché su Emma Stone e Willem Dafoe il talento non è mai stato in discussione – al suo miglior ruolo.

Commento a cura di Carlo Giuliano. Il film dovrebbe arrivare nei cinema dal 25 gennaio 2024 con Searchlight. Qui la recensione completa di Carlo Giuliano.

Quale dei film di cui vi abbiamo parlato e di tutti gli altri da Venezia 80, attendete di più? Ditecelo nei commenti e continuate a seguirci su CiakClub.it, festival o no!

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