Chi è Tony Kushner, lo sceneggiatore che ha raccontato Spielberg

Lo sceneggiatore statunitense Tony Kushner ha collaborato con Steven Spielberg per quattro film molto diversi tra loro: il thriller Munich, il biografico Lincoln, il musical West Side Story e il recente e intimo The Fabelmans. E tutti sono stati candidati al premio Oscar come Miglior film.
Chi è Tony Kushner, lo sceneggiatore che ha raccontato Spielberg

Oggi è il compleanno di Tony Kushner, prolifico sceneggiatore e drammaturgo di New York. Nel 1993 ha vinto il premio Pulitzer per l’opera teatrale Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali, trasposta poi nella miniserie televisiva che gli è valsa un Emmy. 

Dal 2005 ha collaborato con Steven Spielberg per la realizzazione di quattro film molto diversi tra loro: il drammatico thriller Munich, il biografico Lincoln, il musical West Side Story e l’ultimo progetto del regista, The Fabelmans, ispirato alla storia della sua famiglia. 

In una recente intervista a Vanity Fair, Kushner ha dichiarato: “Vuoi sempre fare qualcosa che trasmetta il vero valore umano e che produca intrattenimento, che non è un’ambizione semplice. Intrattenere bene e in modo salutare le persone è in un certo senso la più alta chiamata dell’arte.”

Munich: il primo progetto di Tony Kushner

Munich, il primo progetto di Tony Kushner
Munich, il primo progetto di Tony Kushner

Interpretato da Eric Bana e Daniel Craig, è ambientato dopo il massacro delle Olimpiadi estive del 1972 a Monaco. Il film racconta la rappresaglia del governo israeliano contro l’Organizzazione per la liberazione della Palestina. “La politica del film era piuttosto hardcore, ha raccontato Kushner. “Pensavo che stesse ponendo domande difficili, e ho fatto del mio meglio per renderle ancora più difficili.”

Affiancato nella sceneggiatura da Eric Roth, per Kushner questo era il primo progetto cinematografico dopo il successo televisivo di Angels in America: “Steven Spielberg voleva assumermi per fare questa cosa in cui alcune persone uccidevano e altre venivano fatte saltare in aria e uccise. E ho pensato, sarò davvero in grado di farcela? Per lo più, le persone nelle mie commedie sono sedute e parlano molto.”

Per Kushner la morale del film è questa: “La vita umana è l’ultimo bene, e la distruzione della vita umana non dovrebbe mai essere un piacere o una celebrazione.”

Lincoln

Una scena di Lincoln
Una scena di Lincoln

Qualche anno dopo Spielberg propone allo sceneggiatore un film su Abram Lincoln, ma per Kushner i dubbi non sono pochi, la figura del primo presidente americano è troppo rilevante per essere facilmente ricostruita su carta. Così, dopo aver incontrato storici e accademici, Kushner ha preso la decisione di raccontare solo gli ultimi quattro mesi della vita di Lincoln. 

Nel 2012 il film è stato nominato a 12 premi Oscar, tra cui Miglior sceneggiatura non originale, vincendo il premio Miglior attore protagonista per la performance di Daniel Day-Lewis e Miglior scenografia. 

West Side Story: i disaccordi di Tony Kushner

West Side Story, scritto da Tony Kushner
West Side Story, scritto da Tony Kushner

Quando Spielberg gli propone un remake di West Side Story, Kushner non è nuovo nel mondo dei musical. Nominato a due Tony e a un Grammy per aver scritto i testi del musical Caroline, or Change, lo sceneggiatore accoglie con entusiasmo il progetto, di cui è anche produttore esecutivo.

L’idea di Kushner era di restare più fedele al libretto originale di Broadway e non alla trasposizione cinematografica del 1961. L’obiettivo era destinare il film a un pubblico moderno, assicurandosi che avesse le caratteristiche di un vero musical. Questo ha portato a discussioni accese sul set, come ricorda lo sceneggiatore: “Io e lui abbiamo combattuto molto su Lincoln, ma niente è stato come West Side Story. Era una battaglia ogni giorno.”

Il film è uscito nel 2021, durante la pandemia, ed è stato candidato a 7 premi Oscar. E, nonostante tutti i litigi sul set, Kushner si dichiara “immensamente orgoglioso di quel film”. È proprio la fiducia reciproca che gli consente di continuare a lavorare con il regista malgrado i disaccordi: “Mi lascerà urlare e urlare e andare avanti e mandargli e-mail di 100 pagine spiegando perché deve fare questo o non deve fare quello” spiega “e a volte vinco e a volte perdo, ma è una vera collaborazione nel senso che penso che ci ascoltiamo sinceramente e crediamo che nessuno di noi stia cercando di vincere. Stiamo solo cercando di trovare la verità.

The Fabelmans: un atto di fiducia

Il cast di The Fabelmans e Spielberg
Il cast di The Fabelmans e Spielberg

The Falbelmans è l’ultimo film realizzato da Steven Spielberg. Con Michelle Williams e Paul Dano a interpretare i genitori, e Gabriel LaBelle nel ruolo del protagonista, è il progetto più intimo della sua cinematografia. Spielberg racconta, sotto il falso nome di Fabelman, la storia della sua famiglia e del burrascoso divorzio dei genitori (qui la nostra recensione).

Data l’importanza sentimentale del progetto, Spielberg decide di occuparsi anche della sceneggiatura, chiamando Kushner per affiancarlo. Il drammaturgo newyorkese ha commentato così: “Era una cosa davvero molto personale per lui, ma allo stesso tempo rischiosa.” 

Solo un grande rapporto di fiducia poteva dar vita a una collaborazione così fruttuosa. Nel documentario del 2017 sulla carriera del regista, Tony Kushner mostra l’immensa stima nei confronti di Spielberg: Quando guardi un film di Steven senti come la presenza di qualcosa di misterioso e inesprimibile e poetico. Provi il piacere di essere allo stesso tempo spaventato, stordito e divertito.”

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