Tutto è pronto. O quasi. Dopo anni di attesa, tra speculazioni e le più classiche aspettative contemporanee di “rivedere subito dopo aver visto”, ecco che tornerà sugli schermi di tutto il mondo The Office.
Una delle serie più amate degli ultimi anni, frutto della mente geniale di Ricky Gervais, The Office è risultato di un percorso iniziato nel 2005 e conclusosi (almeno fino ad ora) nel 2013. Ma probabilmente l’enorme successo avuto anche a posteriori, dopo il passaggio della serie su Netflix (catalizzatore e garanzia di successo filmico), ha convinto la produzione a riprendere l’esperienza e darle nuova linfa vitale con un reboot. Secondo quanto riportato da Puck, l’annuncio ufficiale avverrà alla conclusione dello sciopero degli sceneggiatori.
Cosa ci sarà dell’originale The Office?

I molti fan della serie però, assuefatti forse dalle delusioni sequel di film e serie cult, necessitano di garanzie. Ecco che quindi la produzione ha rimesso in mano le redini del reboot allo showrunner originale dell’adattamento statunitense di The Office (leggete qui per scoprire 5 curiosità sulla serie), Greg Daniels. Questo è una grande rassicurazione per i fan, ma lo è altrettanto la porta aperta da attori simbolo della sitcom come John Krasinski e Mindy Kaling a rimettersi le vesti dei loro personaggi, qualora le condizioni fossero interessanti.
Non tutti però sono tranquilli…

Tra i più pessimisti riguardo la buona riuscita di un ulteriore lavoro sull’universo The Office, c’è una delle voci più eminenti della sitcom, B.J. Novak. Coautore e attore tra i più amati della serie, Novak (nella sitcom Ryan Howard) si è detto perplesso sull’operazione di revival. Il motivo sta nel fatto che il rischio sia quello di subordinare l’artisticità della serie al suo effettivo guadagno.
In tutto ciò non si sono ancora espressi né Ricky Gervais, né Steve Carell, i due simboli di The Office. Ne vedremo delle belle.