The Marvels, recensione: la casa delle idee torna ad avere delle idee

The Marvels torna a farci sorridere. Il nuovo film del MCU ci porta un nuovo team di supereroi costruito tramite film e serie TV. Purtroppo se non le hai viste tanto vale starsene a casa perché è estremamente interconnesso. Ma, tutto sommato, questo ritorno della Marvel ci ha proprio colpito.
Iman Vellani (Ms. Marvel), Brie Larson (Captain Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau), nel poster del film The Marvels

The Marvels ci ha stupito. Davvero, il nuovo film del MCU è piuttosto gradevole, divertente, con un villain che ha motivazioni solide e obbliga Captain Marvel a scavare dentro di se. L’abbiamo apprezzato molto, con delle riserve ovvio, ma rispetto ai molti film Marvel che infestano le sale negli ultimi anni, finalmente arriva un prodotto sereno, senza mille forzature, e con un team di super eroi che funziona molto bene. Diciamocelo, non è un film perfetto, non è emozionante come un Avengers: Endgame, ma funziona, questa è la parola chiave.

The Marvels: Dove, quando e come?

The Marvels inizia esattamente dove ci aveva lasciato la serie Ms. Marvel, totalmente necessaria per vedere il film. Veniamo però a scoprire che i poteri delle due eroine sono collegati a causa del secondo bracciale che Ms. Marvel non ha mai trovato. Questo infatti è stato preso da Dar-Benn, regina dei Kree che vuole riportare Hala al suo splendore grazie all’abilità del bracciale di aprire punti di salto e squarci nello spazio-tempo. Hala era stato distrutto da Captain Marvel nel suo primo film. Distruggere la AI che governava il pianeta ha infatti causato la disfatta di quest’ultimo e la morte di tantissime persone.

Ma Ms. Marvel e Captain Marvel non sono le uniche ad avere i poteri collegati. Anche Monica Rambeau ha dei poteri affini (vedere WandaVision per capire) e per questo le tre si scambiano di posto quando li usano contemporaneamente. Sono quindi costrette a incontrarsi e sistemare il problema. Per farlo dovranno recuperare il bracciale di Dar-Benn, che sta aprendo degli squarci in altri pianeti per derubarli della loro atmosfera, dei loro mari e… del loro sole.

Un personaggio profondo. Una comicità corretta.

Brie Larson (Captain Marvel) in una scena del film The Marvels

Per noi la trama è bella, e il film è scritto anche abbastanza bene. Sì, la fantascienza del film è molto fanta e poco scienza, ma va bene lo stesso. E la buona scrittura l’abbiamo trovata anche nei personaggi, soprattutto in Captain Marvel. Lei è un essere immortale, dalla forza spropositata. Ma come ci insegna il buon vecchio Uomo-Ragno, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. E lei sa di aver causato la distruzione di un mondo, e il non poter fare nulla per sistemare le cose la devasta. Ecco, questa cosa è bella, dà spessore al personaggio, ma non viene molto approfondita. È come se ci mostrassero un gioco bellissimo ma non ci lasciassero giocare.

Anche Dar-Benn è un’ottima villain, rotta dentro dal tradimento di Captain Marvel che causato la fine del mondo per come lo conosceva. Per questo non vuol sentire ragioni ma continuare per la sua strada, al costo di prosciugare altri pianeti.

In generale, possiamo dirci soddisfatti dei personaggi, della loro sinergia e di come i loro racconti vadano a coincidere e concludersi. Un ottimo lavoro è stato fatto in questo senso. Abbiamo apprezzato anche le scelte comiche, e dobbiamo ammettere di aver riso più di una volta durante la visione (cosa che negli ultimi prodotti Marvel proprio non accadeva). Ci è sembrato che gli stessi sceneggiatori si siano divertiti a scrivere il film, che non ha la pretesa di cambiare la vita a nessuno, ma intrattiene, con dei risvolti inaspettati, un nonsense equilibrato ed esilarante.

Un po’ di problemini ci sono

Brie Larson (Captain Marvel), Teyonah Parris (Monica Rambeau) e Iman Vellani (Ms. Marvel) in una scena del film The Marvels

Se ci è sembrato che il fosse scritto bene, non possiamo dire che sia stato diretto in maniera altrettanto buona. Le scene action sono piuttosto piatte e poco ricercate. Il film ha dato in mano a Nia DaCosta tante idee, anche per qualcosa di horror visto che è il suo genere, ma non sono state sfruttate per niente. Ci viene da dire che la regia sia il grande problema di The Marvels, e al cinema noi vogliamo una grande regia, o almeno buona, se no tanto vale vederselo in TV su Disney+. Mentre al cinema ci andiamo a vedere altro, tanto Novembre è pieno di grandi proiezioni.

Poi ci sono due dati che non siamo sicuri siano dei problemi ma ci sentiamo di considerarli come tali. Il primo riguarda la durata, ma potrebbe in realtà essere ricondotto nuovamente alla regia. Il film dura poco per gli standard dei cinecomic: un’ora e 45 minuti. Ecco, o Nia DaCosta riesce a mettere in scena tutto tramite degli artifizi che però pare non siano alla sua portata, oppure va bene anche un film di due ore. Questo perché finalmente c’era carne al fuoco e avremmo voluto assaporarla di più.

L’ultimo problema, e l’ultima considerazione, riguarda la nuova timeline del MCU. Quello che secondo noi sta portando al calo dell’attenzione su questi film, è il fatto che sono troppo interconnessi a film e serie precedenti. Per vedere The Marvels bisogna aver visto quasi tutti i film Marvel precedenti, e le serie WandaVision, Ms. Marvel e, non stiamo scherzando, Hawkeye. Per i fan più appassionati questo potrebbe non essere un problema, ma per chi volesse solo vedersi un cine-fumetto, risulterebbe impossibile. Anche perché è lampante: senza tutto il background, il film non sta in piedi.

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