Nel 2015 quando la 01 Distribuito rilascia Suburra, thriller diretto da Stefano Sollima incentrato sulla malavita capitolina tratto dall’omonimo romanzo scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini . Visto il buon successo del lungometraggio, Netflix, decise di produrre la sua prima produzione italiana, in collaborazione con Rai Fiction e Cattleya, prendendo il film di Sollima e realizzandone un prequel mantenendone il cast principale. Dopo aver mostrato in anteprima i primi due episodi, realizzati da Michele Placido, al Festival del Cinema di Venezia, la serie viene rilasciata il 6 Ottobre del 2017 negli oltre 190 paesi in cui è presente il servizio americano.
È notizia di oggi il rinnovo per una seconda stagione di Suburra. È la stessa Netflix ad averlo comunicato sui suoi canali social attraverso il teaser che potete vedere qui sotto.
Protagonisti gli stessi personaggi che hanno già conquistato il pubblico nella prima stagione: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini), Sara Monaschi (Claudia Gerini), ambiziosa consulente finanziaria legata alla Chiesa, il politico Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e lo spietato boss Samurai, unico personaggio che ha subito il cambio di casting (da Claudio Amendola a Francesco Acquaioli).
La seconda stagione è scritta da Barbara Petronio, che cura anche la supervisione editoriale, Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, e diretta da Andrea Molaioli e dalla new entry Piero Messina.
Questa la sinossi ufficiale:
In una Roma in cui non c’è più nulla di sacro e chiesa, stato, criminalità organizzata, bande locali e immobiliaristi si scontrano e perdono di vista i confini tra legalità e illegalità nella loro scalata al potere, tre giovani con origini, ambizioni e passioni diverse accomunati dal desiderio di emanciparsi dalle proprie realtà per trovare un posto nel mondo devono stringere alleanze per realizzare i loro desideri più profondi. Inevitabilmente, le azioni di Aureliano Adami, Alberto Anacleti e Gabriele Marchilli, meglio conosciuti come Numero Otto, Spadino e Lele, finiscono col dare fastidio ai poteri forti che si spartiscono la città, incastrandoli in un gioco più grande di loro destinato a scatenare una sanguinosa serie di eventi.
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