Stranger Things: perché Robin è il personaggio Queer a tutto tondo

Maya Hawke è l'amatissima interprete di Robin, personaggio chiave di Stranger Things. Particolarmente ben scritto e peculiare, per merito congiunto di attrice e sceneggiatori, il suo personaggio è entrato nel cuore di tutti, e merita la lode anche per un motivo specifico.
Stranger Things: perché Robin è il personaggio Queer a tutto tondo

Maya Ray Thurman Hawke nasce l’8 luglio di 25 anni fa a New York, da due genitori piuttosto speciali: Uma Thurman ed Ethan Hawke. La passione per la recitazione e la star quality, evidentemente, sono parte del DNA familiare di questa giovane artista, che non è soltanto attrice ma anche cantautrice e modella. Il suo Breakthrough Role arriva nel 2019, quando, interpretando il personaggio di Robin, entra nel cast della celeberrima serie fantascientifica Stranger Things, targata Netflix, una delle più amate e note di sempre. Serie la cui produzione, insieme a molte altre, è attualmente in fase di stop a causa dello sciopero degli sceneggiatori.

La serie, come noto, è interpretata da un cast corale che compone l’irresistibile mosaico di protagonisti, quasi tutti presenti già dalla prima stagione. Gli adulti (Winona Ryder e David Harbour), i giovani (Natalia Dyer, Charlie Heaton, Joe Keery), i 4 protagonisti adolescenti (Finn Wolfhard, Noah Schnapp, Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin) e la misteriosa Eleven, ragazzina dai poteri speciali interpretata da Millie Bobby Brown. Nella seconda stagione si aggiungono Sadie Sink (destinata a prendersi un GRANDE spazio nelle stagioni a seguire) e Dacre Montgomery, per arrivare al debutto di Maya Hawke, insieme a Priah Ferguson, nella terza.

Un debutto in corso d’opera

Il poster della terza stagione di Stranger Things
Il poster della terza stagione di Stranger Things

Con la sua Robin, Maya Hawke entra in punta di piedi in un cast già iper-consolidato e dal fandom super fidelizzato, e lo fa nel migliore dei modi. Dolcemente sarcastica, magnetica ed affascinante, Robin è fin dal primo episodio della terza stagione una ventata di freschezza per la serie, che proprio nella suddetta stagione si rinnova. E’ una stagione particolare, diversa dalle precedenti due, che vira verso atmosfere più horror, racconta anche dinamiche socio-politiche e con uno humor più accentuato e presente rispetto alle prime due. Un cambio di passo resosi necessario dal timore di ripetersi, al terzo capitolo di una saga molto fortunata, e scongiurato da una stagione forse non impeccabile, ma comunque molto solida.

In questo contesto, si inserisce perfettamenente il personaggio di Maya Hawke. Siamo naturalmente ad Hawkins, e Robin lavora insieme a Steve (Joe Keery) alla gelateria Scoops Ahoy, all’interno del centro commerciale Starcourt Mall, tra le location principali della stagione. Gli impiegati sono costretti ad indossare uniformi da marinai stilizzate come nei cartoni animati, un outfit che, fosse esistito già all’epoca come termine, il buon Steve avrebbe definito “Cringe“. Nel corso nella stagione, visto il numero ormai alto di personaggi, i vari protagonisti vengono divisi in gruppi, e Robin, insieme a Steve, Dustin ed Erica, si avventura nei sotterranei del centro commerciale, seguendo una sottotrama spionistica resa piuttosto divertente dal ben assortito quartetto di personaggi.

E, nel corso delle puntate, la chimica tra Robin e Steve cresce sempre di più. I fratelli Duffer sanno certamente come far affezionare il pubblico ai loro personaggi, e pian piano l’ex bulletto Steve, ora maturato, e la ficcante outsider Robin sembrano sviluppare un forte sentimento l’uno per l’altra. Ma…

Un Coming Out fatto come si deve

Maya Hawke con Joe Keery
Maya Hawke con Joe Keery

Ma Robin è attratta dalle ragazze. E l’ossessione che, nel corso delle puntate, ha fatto intendere a Steve di aver avuto nei suoi confronti, ai tempi del liceo, non era dovuta all’esserne attratta, ma al non sopportare che la ragazza che le piaceva ne fosse innamorata.

Oh.” Steve ci rimane un po’ di sasso, si. Per qualche secondo si ammutolisce, evento raro, per lui. E poi attacca a scherzare. Non rende il Coming Out un dramma, o una dichiarazione scioccante, né risulta ferito il suo orgoglio maschile (nonostante sia l’ennesimo due di picche che gli arriva). Scherza sulla ragazza in questione, che vuole fare la cantante ma è stonata. E Robin ride, difende un po’ la sua vecchia crush, si, ma ride. Fine.

Uno scenario un po’ ottimistico per la metà degli anni ’80, magari? Pazienza, serie e film servono anche per rasserenarci dalle brutture della nostra quotidianità. E poi riscrivere il passato, possibilmente migliorandolo, è un topos cinematografico ben noto, basti pensare alla clamorose distopie cronologiche con cui Tarantino ha stravolto la Storia in Bastardi Senza Gloria e C’era una volta ad Hollywood.

Ma la bellezza di questo Coming Out sta proprio nella sua semplicità, e nell’aver fatto affezionare il pubblico a Robin già prima di dar loro questa informazione sul suo orientamento sessuale. Certo, a qualche spettatore più attento e sensibile a queste tematiche qualche indizio facilmente sarà saltato all’occhio nel corso degli episodi precedenti alla rivelazione, ma è proprio la delicatezza del personaggio e del suo rapporto con Steve a risultare vincente. L’orientamento sessuale di Robin è soltanto una delle sfaccettature del suo personaggio, non ha bisogno di prendersi uno spazio eccessivo.

La sceneggiatura di Stranger Things è stata cambiata in corso d’opera

Una scena della quarta stagione di Stranger Things
Una scena della quarta stagione di Stranger Things

Un fatto curioso, al riguardo, è che, da sceneggiatura originale, i due personaggi dovevano effettivamente innamorarsi. Il momento in cui si gira sul set può facilmente riservare sorprese inaspettate: la chimica tra gli attori, le suggestioni che arrivano dalla troupe, tutto può portare a delle modifiche in corso d’opera. E da qui, la scelta – vincente – di non rendere il nuovo personaggio femminile la fidanzata di uno dei protagonisti già noti, capirai che novità, ma di creare tra di loro una differente alchimia, mantenuta ed anzi forse addirittura migliorata nella stagione successiva.

Con il suo talento, il suo fascino e la sua suadente voce, Maya Hawke ha saputo dare il meglio a questo personaggio, e non vediamo l’ora di vederla, insieme a tutto il resto del cast, nell’ultima ed attesissima stagione di Stranger Things, in uscita, probabilmente, tra la fine del 2024 e il 2025.

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