Stellan Skarsgård festeggia oggi ben settantadue anni d’eta, portandoli con un’eleganza invidiabile. Pur non essendo uno dei volti più noti e discussi, ha collezionato una serie di personaggi che, per chiunque li abbia visti, tutto si può dire tranne che siano dimenticabili. Nel tempo ha dimostrato grande adattamento a ruoli, situazioni e sistemi produttivi molto diversi. Dal film super-indipendente al blockbuster, dal film d’autore al cinema più leggero ha trovato sempre il suo personale equilibrio.
Ormai il suo volto è conosciuto anche dal grande pubblico grazie a Marvel e Star Wars, ma prima di ciò c’è stato tanto, tanto altro. Anche se è apparso in molti film memorabili e famosi blockbuster qui ignorati (come Dancer in the dark e Pirati dei Caraibi), abbiamo qui deciso di portare quei dieci ruoli che, più di altri, sono centrali per la carriera dell’attore. Che ci sia stato un fondamentale apporto da parte sua, o una più consistente presenza in scena questi sono quei ruoli. Per quello che ci aspetta, può tranquillamente essere considerato uno degli attori svedesi più famosi oggi.
10. Per iniziare: Amistad

È il 1839. In seguito a un ammutinamento su una nave schiavi viene istituito un processo contro l’uomo libero che ha guidato la rivolta. Questa è la storia di quel processo. Nella mani di un grande autore americano, Skarsgård dà sicuramente prova della sua capacità di adattarsi ai più vari ruoli e contesti. Nonostante non si tratti certo di uno dei migliori film di Steven Spielberg, la performance dell’attore nei panni dell’attivista abolizionista Lewis Tappan, merita comunque una menzione.
9. Caccia a Ottobre Rosso e Il Capitano Tupolev

Durante la guerra fredda il comandante di un sottomarino nucleare sovietico si ribella. Il Pentagono teme un attacco, ma Jack Ryan non lascerà che ciò accada. Oltre ad essere la prima apparizione sul grande schermo di Jack Ryan, Caccia a Ottobre Rosso è uno dei primi film davvero grossi in cui ha lavorato Stellan Skarsgård. Con il ruolo che ha iniziato a farlo conoscere anche al grande pubblico, il personaggio del Capitano Tupolev non poteva certo mancare. Affianco ad un vigoroso Sean Connery, il nostro Stellan Skarsgård fa tutt’altro che una brutta figura.
8. Stellan Skarsgård e Don Chisciotte

Un anziano convinto di essere Don Chisciotte e un pubblicitario disilluso proclamato suo Sancho Panza, in una rivisitazione del classico di Cervantes ad opere di Terry Gilliam. Il film è un omaggio al cinema, la dichiarazione d’amore di un regista nell’olimpo dei più celebrati cineasti degli ultimi cinquant’anni. Nei panni del capo, Skarsgård riesce da essere totalmente credibile, in una sovrapposizione come i grandi attori sanno fare. L’uomo che uccise Don Chisciotte è un capolavoro del cinema che solo Gilliam poteva fare e in cui si è fortunatamente trovato pure Skarsgård e, anche solo per questa ragione, merita di stare qui.
7. L’Insomnia di Stellan Skarsgård

Una fotografia incedibile, una messa in scena meravigliosa, una sceneggiatura riuscita per un noir scandinavo in cui Skarsgård emerge dirompente. L’agente Jonas Engstrom viene tratteggiato alla perfezione sia dalla scrittura che dall’abilità recitativa dell’interprete svedese, che restituisce tutta l’ambiguità che permea il film. Con un finale che lascia senza fiato, questo Insomnia del 1997 (da cui è peraltro stato tratto l’omonimo remake di Nolan del 2002) va assolutamente recuperato.
6. Millennium – Uomini che odiano le donne

L’Hollywood d’autore colpisce ancora. È evidente quanto Skarsgård sia attratto da un certo tipo di cinema e come ci sguazzi perfettamente. Millennium è un buonissimo thriller con una colonna sonora che è un piacere per le orecchie. Soffre un po’ della sua condizione di remake dell’omonimo film uscito appena due anni prima, principalmente per la parte più politica e ideologica (nonostante si senta prepotentemente la differenza produttiva e tecnica tra i due titoli). Qui l’attore riesce ad essere brutale, violento e terrificante pur nella sua compostezza, risultando un cattivo di tutto rispetto.
5. Stellan Skarsgård nel deserto spaziale

Una delle sue ultime performance su schermo e una forse delle più riuscite. Nonostante in apparenza questo ruolo si discosti leggermente dal suo mondo, Vladimir Arkonnen diventa invece l’occasione migliore per vederlo brillare. Indipendentemente dall’egregio lavoro fatto da trucco e costumi, Skarsgård ci regala un altro incredibile antagonista che, nel prossimo capitolo in arrivo a fine anno, speriamo di poter rivedere e goderci al pieno delle sue potenzialità. Ma già da questa sua prima apparizione, è davvero difficile pensare al peggio.
4. Nymphomaniac e l’uomo

Se si parla di Skarsgård non si può non parlare di Lars Von Trier, tanto che è divenuto un po’ l’attore feticcio del regista danese. Il sodalizio è stato tanto proficuo che quasi tutte le migliori prove attoriali che seguiranno, sono riconducibile ai “loro” film. Partiamo qui con Nymphomaniac. Il film, composto da due parti per qualcosa come quattro ore, mette al centro di tutto il sesso. Quello che viene mostrato (letteralmente) non è il sesso patinato e finto, ma un sesso brutalmente vero, descrivendo la parabola di una dipendenza che distrugge ogni cosa. Che altro dire…Skarsgård è protagonista di uno dei finali più strazianti mai immaginati.
3. Stellan Skarsgård: destinazione destino

Quest’altro capolavoro di Lars von Trier è un melodramma bergmaniano, sia nella messa in scena che nella scrittura. Come questo, vanno recuperati tutti i migliori film del regista per scoprire una voce assolutamente unica. È semplicemente un film monumentale non solo per ciò che dice ma anche per ciò che mostra. Nonostante se in Le onde del destino Skarsgård fa la parte del malato (ruolo che viene spesso bistrattato) riesce a portare a casa una delle sue migliori performance viste su schermo. Da mettere obbligatoriamente sul podio.
2. Il disastro atomico con Stellan Skarsgård

Non c’è sicuramente bisogno di parlare del caso Chernobyl. La serie evento HBO e Sky Atlantic ha dominato la discussione pubblica di settore dalla sua prima messa in onda fin alla sua conclusione. Tecnicamente eccelsa, con una sceneggiatura potentissima che riesce a raccontare una vicenda e problematicizzarla e con un cast giustissimo, come poteva essere altrimenti? Ogni cosa è davvero al posto giusto al momento giusto, niente è fuori posto. Ogni elemento, dalla fotografia alla recitazione, dal montaggio alla musica, è asservito al racconto del disastro che sconvolse il mondo. Manco a dirlo, anche la performance di Stellan Skarsgård è sconvolgente.
1. Dogville di Bertold Brecht

Per le scelte di messa in scena, potrebbe tranquillamente essere definita come una delle opere più avanguardiste di Lars Von Trier. Riprendendo il discorso portato avanti in tutta la poetica di Brecht, il regista decide di fare un film incentrato tutto sullo straniamento. Dogville è un esperimento incredibile che va visto davvero da tutti anche solo per il suo essere qualcosa di difficile da vedere altrove, forse unico nel suo genere. Ma oltre alla bellezza della pellicola, va necessariamente sottolineata la parte di Stellan Skarsgård. Torna qui l’ambiguità citata per Insomnia ma all’ennesima potenza, con un personaggio spaventosamente reale.
Sicuramente quella di Stellan Skarsgård è una carriera incredibile che tocca picchi difficilmente raggiungibili dal primo venuto. Grazie alla sua oculata scelta di autori e progetti a cui prestarsi, ha collezionato ruoli e performance che rimarranno impressi nella mente di tutti gli spettatori che ci si ritroveranno davanti. Artista poliedrico e mai fermo su sé stesso sperimenta e si mette in gioco continuamente. E, come tutti, non vediamo l’ora di rivederlo in azione.