Bodies

Londra, 1890: un detective trova, in un angolo della città, nel quartiere di Whitechapel, un corpo nudo. L’uomo, cadavere, è disteso a terra, ha una ferita da arma da fuoco sulla fronte e un tatuaggio con tre righe verticali e una orizzontale sul polso. Londra, 1941, i bombardamenti iniziano ad invadere la città. Un investigatore viene chiamato per portare via il corpo senza dare troppo nell’occhio: si tratta dello stesso identico corpo rinvenuto nel 1890. 

Londra, stesso angolo della città, 2023. Una poliziotta ritrova, ancora, lo stesso corpo, nudo, sotto la pioggia. E infine, Londra, 2053. La città, futuristica, si è divisa in due: una parte in cui regna l’ordine, dominata da un governo autocratico, e una immersa nel caos, in cui i cittadini non hanno neanche diritto alle spese mediche. E in quella Londra viene rinvenuto, ancora, lo stesso corpo, nello stesso punto della città.

Pur essendo parte del programma che ha istituito il nuovo ordine (la vecchia Londra è stata distrutta a seguito di un’esplosione), un funzionario sembra opporsi all’idea del regime: vorrebbe una zona meno totalitaria e totalizzante, nella politica e nella mentalità dominante tra i suoi cittadini e i suoi funzionari. 

Un giorno l’uomo scopre il cadavere rinvenuto: è la sua stessa copia. Lui, come il corpo, presenta una ferita alla testa e una traccia di un vecchio segno simile ad un tatuaggio rimosso. La detective addetta al caso entra presto in confidenza con l’uomo, finendo per invaghirsi di quest’ultimo. Scoprirà presto che non si tratta di una copia del morto: l’uomo viene dal futuro.