Per un pugno di dollari: tutte le curiosità sul cult di Sergio Leone

Per un pugno di dollari è il film firmato Sergio Leone che ha riscritto la storia del western e del cinema in generale. Segna la collaborazione del cineasta con Eastwood e Morricone ed è il primo della Trilogia del dollaro. Il film è stato una scommessa (vinta) e noi abbiamo raccolto tutte le curiosità che forse non conoscevate.
Per un pugno di dollari: tutte le curiosità sul cult di Sergio Leone

Colossale, storico, enorme e si potrebbe continuare nel descrivere un film che ha cambiato la storia del cinema, della regia, della recitazione e della cultura popolare. Ci riferiamo a Per un pugno di dollari, lo spaghetti-western diretto da Sergio Leone. Uscito nel 1964, il titolo fa parte della celeberrima Trilogia del dollaro o Trilogia dell’uomo senza nome. E’ il primo ad essere uscito, seguito da Per qualche dollaro in più nel 1965 e Il buono, il brutto, il cattivo nel 1966. Ciò che accomuna i tre film è la collaborazione tra Clint Eastwood come protagonista e Ennio Morricone come compositore.

Ambientato in Messico, Per un pugno di dollari è uno di quei film talmente importanti per l’impatto culturale che viene tutt’oggi proposto come esempio in corsi accademici rivolti al cinema. La regia che non segue nessuna delle regole comunemente accettate all’epoca, la produzione multilinguista, la scommessa che è sempre stata questo film. Il nascere di un sodalizio iconico, di una colonna sonora tra le più famose della storia e molto altro. Abbiamo raccolto tutte le curiosità e le informazioni che forse non conoscevate sul film.

L’aspetto visivo di Per un pugno di dollari

Una scena del film
Una scena del film
  • Sergio Leone e Clint Eastwood sono entrati in confidenza in fretta. Il primo sosteneva che il secondo avesse due espressioni: con il cappello e senza.
  • L’iconico sguardo di Eastwood è una conseguenza del sole e degli archi di luce usate sul set.
  • Secondo Howard Huges, Leone vide un albero perfetto per la scena dell’impiccagione. Lo fece quindi spostare e rilocare.
  • Eastwood usa gli stessi stivali che usa in Gli uomini della prateria del 1959
  • L’attore sostiene di aver contribuito al look del suo personaggio. Dice di aver comprato lui stesso i jeans neri, il cappello, il poncho e il sigaro. Leone non ha mai confermato.

Il cast

Gian Maria Volonté e Clint Eastwood
Gian Maria Volonté e Clint Eastwood
  • Gian Maria Volonté, ovvero l’antagonista Ramon Rojo, non andava d’accordo con Leone per via dei suoi modi di fare “troppo teatrali”. Inoltre, data la barriera linguistica e le visioni politiche opposte, lui e Eastwood non hanno mai fatto amicizia.
  • Mario Brega è l’attore che appare in tutti e tre i film della trilogia. In ognuno di questi incontra una tragica fine.
  • Gli attori considerati e contattati da Leone per il ruolo da protagonista sono: Henry Fonda, James Coburn, Charles Bronson, Richard Harrison, Eric Fleming. Tutti rifiutarono, o erano troppo cari.
  • La barriera linguistica era un impedimento molto forte sul set. Si parlavano almeno quattro lingue diverse: spagnolo, inglese, tedesco e italiano e ci si affidava a interpreti di fortuna tra cui lo stuntman Benito Stefanelli.
  • Volonté non conosceva l’inglese e un traduttore gli suggeriva le battute parola per parola.

La produzione

I Rojo
I Rojo
  • Il contratto di Eastwood per Gli uomini della prateria gli impediva di girare altri film negli Stati Uniti. Per fortuna Per un pugno di dollari è una produzione europea.
  • Il film è un remake non ufficiale del film La sfida del samurai di Akira Kurosawa del 1961. Il regista ha denunciato Leone per copyright, vincendo e guadagnando di più che dagli incassi del suo film.
  • Negli Stati Uniti è uscito solo nel 1967.
  • Il film doveva intitolarsi Il magnifico straniero. Cambiò il titolo solo pochi giorni prima della distribuzione e nessuno avvisò Eastwood. L’attore, infatti, si domandava perché non ne leggesse alcuna critica o opinione.
  • Sul set, nessuno aveva alcuna idea di come fosse il vecchio West. Fu Eastwood a dare istruzioni più storicamente accurate.
  • In questo titolo Eastwood ha chiesto 15000 dollari. Per il secondo della trilogia ne ha chiesti 50000 e per il terzo 250000.
  • Per passare come film americano, gli italiani del cast hanno usato degli pseudonimi. Leone diventa Bob Robertson, Morricone è Dan Savio, Volonté è John Welles.

La regia di Per un pugno di dollari

Per un pugno di dollari
Per un pugno di dollari
  • Nello scrivere la sceneggiatura, Leone ha riguardato La sfida del samurai interamente in moviola.
  • Il nome dell’Uomo senza nome è in realtà Joe.
  • E’ il primo spaghetti western a ricevere attenzione e fama mondiale.
  • E’ anche la prima collaborazione tra Ennio Moricone e Sergio Leone. Il cineasta voleva che le musiche fossero fatte prima delle proiezioni, così da poter adattare le inquadrature alla colonna sonora.
  • Nel corso della trilogia, Leone ha infranto tante delle regole di quello che all’epoca veniva chiamato il Production Code. Ha girato una scena in cui assassino e assassinato sono nella stessa inquadratura. Non era una cosa comune, anzi, era previsto un vero e proprio tacito codice a riguardo. Nel corso dei tre film avrebbe poi mostrato un cavallo che ucciso, una scena di stupro e una con l’uso di marijuana.
  • Ufficialmente Joe non è lo stesso personaggio del secondo titolo Per qualche dollaro in più. Il suo nome sarebbe Il Monco.

Ecco quanto sappiamo sulla produzione di un film che ha fatto sognare generazioni, ha ridefinito un genere e ha lanciato nella fama Clint Eastwood e nella leggenda Sergio Leone. Per un pugno di dollari è, a nostro avviso, un titolo che non stufa mai, da guardare e riguardare ma anche da studiare e analizzare. Scenografie, regia, musica e recitazione si uniscono in un film che ha fatto la storia.

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