Dopo le enormi spese affrontate nel 2019 per la produzione di film e serie tv Netflix non sembra avere intenzione di fermarsi.
La concorrenza sta diventando sempre più agguerrita e sono sempre di più i competitors di quella che qualche anno era vicina ad avere il monopolio del mercato home-streaming. Molte sono infatti le grandi case di produzione o colossi del mercato che si stanno lanciando nel mercato che si è rivelato negli anni una vera e propria gallina dalle uova d’oro.
Netflix però non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro a nessuno e si appresta ad investire più di 17 miliardi di dollari per la produzione di contenuti originali nel 2020.
Un aumento degli investimenti di ben 2 miliardi di dollari che, rapportato agli investimenti dei competitors, rappresenta una sproporzione titanica.
Basti infatti pensare alla Disney che per i suoi prodotti home video spenderà all’incirca 1 miliardo di dollari o a Prime Video, che stima un piano d’investimento che si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari.
Il 2020 vedrà inoltre nuove collaborazioni per Netflix che ha stipulato accordi con l’emittente per ragazzi Nickelodeon, con colossi sud-coreani come CJ Entertainment e JTBC (l’equivalente della nostra Rai in Corea del Sud) e con l’italiana Mediaset.
Rimane inoltre una certa curiosità su cosa produrranno David Benioff e Dan Weiss, ideatori di Game of Thrones.
Ci possiamo augurare che, dopo il successo di produzioni netflix come Storia di un matrimonio, The Irishman o I due Papi, la qualità dei nuovi prodotti di Netflix tenderà ad avere una qualità superiore, qualità che giustificherebbe anche i 17 miliardi stanziati.
Il grande difetto del colosso dello streaming è infatti quello di vantare numerose produzioni originali, ma al fronte di molti ottimi prodotti ve ne sono altri di basso livello.
Una cosa certa è che Netflix difficilmente interromperà il percorso di crescita iniziato nel 2018 e portato avanti nell’anno appena passato e quindi possiamo sperare, per il 2020, di avere un prosieguo di questo progresso, auspicando che la società trovi anche accordi con il mondo della distribuzione in sala e spezzi l’annoso dualismo Netflix/Cinema.
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