Come saprete, l’attesissimo arrivo di Neon Genesis Evangelion su Netflix, il 21 giugno, è stato accompagnato fin dall’inizio da polemiche ferocissime: le critiche sollevate al nuovo adattamento, infatti, hanno coinvolto un doppiaggio giudicato non solo ricco di errori e traduzioni sballate (“Apostolo” in luogo di “Angelo”, ad esempio), ma caratterizzato da un linguaggio inutilmente aulico e prolisso.
Il curatore del doppiaggio, Gualtiero Cannarsi, già in passato si era occupato di Neon Genesis Evangelion, ma a quanto pare con minor potere decisionale; negli anni, peraltro, le sue traduzioni dal giapponese, che pure pare siano in assoluto fra le più fedeli (almeno tecnicamente) al linguaggio originale, avevano già conosciuto diverse critiche; ricordiamo, infatti, diverse lamentele mosse nei confronti di alcuni adattamenti di opere dello Studio Ghibli, fra cui la Principessa Mononoke.
La polemica su Neon Genesis Evangelion, però, è divampata stavolta in modo davvero importante, tanto da aver generato una petizione per chiedere la rimozione del nuovo doppiaggio (petizioni di questo genere, in effetti, stanno prendendo sempre più piede), da aver causato la presa di distanza del direttore del doppiaggio e da scatenare anche una reazione piuttosto…”piccante”: il vecchio adattamento di Neon Genesis Evangelion, infatti, è stato postato nientemeno che su Pornhub!
Netflix, però, in questo caso non è rimasta sorda alle proteste dei tantissimi fan inviperiti: poco fa, infatti, il colosso dello streaming ha postato il seguente messaggio sui social media.
“Ci avete fatto capire il vero significato di “STATO DI FURIA”. Quel pochitto (sic) che possiamo fare è dirvi che ci dispiace e che il doppiaggio ed i sottotitoli della versione italiana di Neon Genesis Evangelion saranno presto sistemati (e, nel mentre, abbiamo rimosso il doppiaggio).”
Non è chiaro, per ora, se ed in che modo Netflix ripristinerà il vecchio doppiaggio di Neon Genesis Evangelion. Quel che è certo, però, è che stavolta i fan hanno vinto.
Che ne pensate? Ha fatto bene la piattaforma, o il tutto creerà un precedente “rischioso”?