È morto Ronald Lee Ermey, il sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket

Ci sono battute che restano scolpite nella storia del cinema e ci sono personaggi che vengono ricordati per sempre. Al punto che gli attori stessi che li interpretano vengono associati per tutta la vita a quei personaggi. È il caso di Ronald Lee Ermey, che nel 1987 interpretò il sergente maggiore Hartman in quel capolavoro targato Stanley Kubrick dal titolo Full Metal Jacket, grazie al quale Ermey ottenne una nomination ai Golden Globes.

Un mix di leadership aggressiva, violenza verbale, sagacia nei dialoghi hanno reso celebri quelle scene e quelle battute, che sono rimaste nella memoria collettiva di tutti noi. Purtroppo l’attore che quelle battute le ha recitate se ne è andato, lo ha annunciato il suo manager Bill Rogin: “È con enorme dispiacere che mi duole informarvi che R. Lee Ermey (‘The Gunny’) è morto questa mattina. Mancherà moltissimo a tutti noi”. La causa del decesso pare doversi attribuire a delle complicanze in seguito a una polmonite.

https://twitter.com/RLeeErmey/status/985651917870202883

Nato in Kansas, ad Emporia, prima di diventare un attore Ermey realmente prestò servizio nella Marina militare statunitense, dal 1961 al 1971, prima di essere congedato per motivi medici. Poi studiò recitazione all’università di Manila, nelle Filippine. Viene ricordato perlopiù per i ruoli di figure autoritarie: oltre al sergente maggiore Hartman è stato il sindaco Tilman in Mississipi Burning – Le radici dell’odio, il capo della polizia in Seven, il doppiatore del comandante dei soldatini verdi in Toy Story.

Noi vogliamo ricordarlo con la sua battuta più celebre:

“Se voi signorine finirete questo corso… e se sopravviverete all’addestramento… sarete un’arma! Sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere! Ma fino a quel giorno… siete uno sputo! La più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta “merda”! Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete più imparerete! Io sono un duro però sono giusto! Qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l’eguaglianza: non conta un cazzo nessuno! I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per servire nel mio beneamato corpo! Capito bene, luridissimi vermi?!”

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