Gianni Minà, storico giornalista sportivo, nonché conduttore e documentarista, è morto. La triste notizia è arrivata tramite annuncio social. Il post recita: “Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità“.
Aveva 84 anni: Minà è venuto a mancare in seguito ad un problema cardiaco con cui aveva combattuto per un breve periodo. Si era avvicinato giovanissimo al mondo dello sport, bruciando le tappe: da Tuttosport ai primi ingaggi Rai, per passare a Sprint, rotocalco sportivo diretto da Maurizio Barendson. Da non dimenticare poi l’esordio al Tg2 e la lunga, lunghissima intervista all’ex Presidente cubano Fidel Castro: ben 16 ore di racconto sotto forma di reportage.
Gianni Minà e la cena rimasta nella storia

Ha seguito tantissime narrazioni, senza contare i molti mondiali di calcio, ma sì, ecco il momento che stavate aspettando: la cena con Ali, Leone, (di cui abbiamo recentemente ricordato alcune tappe clou), De Niro e Marquez in quel di una notte romana. L’aveva ricordata con le foto tratte dal progetto Mina’s Rewind, condiviso tramite Instagram. Descritta da lui con una semplicità incredibile:
“È stata fatta a Roma, a Trastevere, davanti al ristorant “Checco Er Carettiere” ed è la summa di quello che è stato il mio modo di essere, del piacere che dà l’amicizia e della possibilità di riunire una sera d’estate“. Un incontro casuale aveva fatto convergere letteratura, sport e cinema con i più grandi del panorama, e lui, gigante tra tutti questi mondi.
La storia ricorderà Gianni Minà per sempre e soprattutto, non solo l’Italia. Continuate a seguirci su CiakClub.it.