Da ieri sul marciapiede più famoso del mondo c’è una stella in più ed è quella di Michael B. Jordan. L’attore ha ricevuto il riconoscimento nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato anche Jonathan Majors, coprotagonista in Creed, e Ryan Coogler, sotto la cui direzione Jordan ha recitato in Fruitvale Station, Creed, Black Panther e Black Panther: Wakanda Forever. Sono diverse quindi le performance di successo che hanno portato l’attore e, con Creed III, regista esordiente, a poter leggere il proprio nome su quella che è la 2571esima stella dell’Hollywood Walk of Fame.
La carriera di Michael B. Jordan

Stando a quanto dichiarato dalla curatrice delle cerimonie dell’Hollywood Walk of Fame, Ana Martinez, Jordan “non è cresciuto con il sogno di diventare un attore” ma “fortunatamente per noi, ha cambiato idea“. Effettivamente, prima di apparire in Cosby e I Soprano, da bambino Michael B. Jordan lavora come modello. Nel 2001 però riceve il primo ruolo cinematografico in Hardball, insieme a Keanu Reeves. A consacrare la carriera dell’attore è però Black Panther, in cui veste i panni del cattivo Erik Killmonger, personaggio acclamato dalla critica e dai fan. Nel frattempo Jordan è anche allievo di Sylvester Stallone in Creed, spinoff di Rocky, con il nome di Adonis “Donnie” Creed.
L’esordio alla regia con Creed III

Dopo Ryan Coogler nel 2015 e Steven Caple Jr. nel 2018, a dirigere il terzo capitolo di Creed è proprio Michael B. Jordan che afferma di essersi ispirato al mondo degli anime nella messa a punto delle scene di lotta. Nonostante Sylvester Stallone questa volta non faccia parte del cast, Jordan è entusiasta del progetto, tanto da parlare già di sequel, nella speranza di “espandere l’universo di Creed”.
Intanto l’ultimo film di Michael B. Jordan è da oggi nelle sale italiane: come andrà a finire l’avventura di Donnie?