Matrix Reloaded e Matrix Revolutions non sono stati esattamente apprezzati dai fan del primo film. Il sequel ha inizio sei mesi dopo la fine di Matrix, e presenta una specie di nuova mitologia informatica. Il pubblico e la critica sono stati completamente spiazzati da un film che è decisamente diverso dal primo e, per questo, divisivo. Inoltre sul set ci sono stati diversi problemi, che forse giustificano alcuni dei difetti della pellicola dei Wachowski.
Il direttore della fotografia Bill Pope ha raccontato al Team Deakins Podcast che tutto ciò che c’è stato di positivo nell’esperienza del primo film è venuto a mancare nel secondo. Ha raccontato: “C’era molta pressione, non mi piaceva. Sentivo che dovevamo andare in un’altra direzione. C’erano molti attriti e problemi personali e penso che si sia visto sullo schermo. I Wachowski si erano fissati con un libro di Kubrick in cui diceva che gli attori rendono al massimo solo quando li sfinisci. Volevo riportarlo in vita e ucciderlo!“
Venivano fatte 90 riprese di tantissime scene, e questo era ovviamente sfiancante per i due protagonisti. Pope è rimasto così traumatizzato che infine non entrò nel team di Matrix 4, da cui Keanu Reeves si portò a casa uno strano souvenir.
Proprio Keanu Reeves non ha avuto vita semplice sul set, nonostante adorasse lavorarci. In particolare l’attore ha avuto dei grossi problemi alla colonna vertebrale: un disco sporgente e una microfrattura che ne limitavano i movimenti. Ancora più scioccante fu il fatto che lo tenne nascosto per non fermare le riprese! Per il suo compleanno abbiamo anche scritto un articolo ricco di curiosità su Keanu Reeves.
Al netto di tutto, Matrix Reloaded vi è piaciuto? Stasera, 12 ottobre 2023, potete vederlo su Italia 2 alle 21:15.