Bologna, 2 giugno. La Cineteca, ormai una vera e propria istituzione in città, accoglie uno dei registi più influenti di sempre: Martin Scorsese. Il cineasta si è recato nel capoluogo emiliano per presentare la rassegna a lui dedicata: Carta Bianca a Martin Scorsese. Si tratta di una selezione di coppie di film, uno dall’archivio della Cineteca e uno dal suo repertorio, da lui accuratamente scelte per far conoscere al grande pubblico i titoli del passato che lo hanno ispirato. “Fino a 25 anni fa le immagini non erano nemmeno visibili”, spiega durante l’intervista. “È grazie alla Cineteca che oggi potete godere di questi piccoli capolavori”.
Scorsese entra in sala accolto da un caloroso applauso del pubblico. Si sistema sulla sedia davanti al grande schermo bianco e si prepara ad introdurre la visione di uno dei suoi film più acclamati dalla critica. Il programma della serata prevede la proiezione di Colpo Grosso (Ocean’s 11 del 1960) di Lewis Milestone, seguito da Goodfellas (1990). La curiosità è tanta.
Alle domande di Gian Luca Farinelli (direttore della Cineteca) e Cecilia Cenciarelli (responsabile area progetti) sul perché di questo abbinamento, risponde: “Sono cresciuto affascinato dallo charme di Frank Sinatra e della sua banda di ladri”. Poi la rivelazione scherzosa: “Da giovane volevo fare il gangster. Nella Little Italy di un tempo, tra una processione e l’altra, ricordo addirittura chi pregava Dio per avere la forza di continuare a rubare: ecco a chi mi sono ispirato per i miei film”.
Si ferma un attimo, poi riprende con una battuta dal retrogusto amaro: “Conosco bene quel mondo, ho rischiato di beccarmi una pallottola anch’io”. Si concentra infine sull’importanza dell’humor in Goodfellas, che lo contraddistingue all’interno del genere gangster: “La risata è ciò che ci rende umani”.
Martin Scorsese: cinema e cuore

Durante l’evento non mancano menzioni ai numerosi licenziamenti prima di veder finalmente la propria carriera avviarsi. Scorsese decide però di non mollare e trova nel cinema un modo per esprimersi e raccontare se stesso. Non solo, per lui quel mondo è qualcosa di più: “Oggi con questi smartphone abbiamo qualsiasi informazione a portata di mano. In realtà ci danno solo un senso di finta sicurezza. Ciò che conta è quello che viene dal cuore. Esattamente come fa il cinema con me”.
Insomma, ancora una volta Martin Scorsese ha dato prova non solo della sua grande conoscenza cinematografica, ma anche di avere ancora la capacità di emozionarsi e fare emozionare. A questo punto non ci resta che aspettare l’uscita nelle sale del suo ultimo film: Killers of the Flower Moon.