Lars Von Trier sconvolge Cannes, 100 spettatori scappano dalla sala: “Questo non è cinema”

Non dite che non eravate state avvisati. Come se non bastasse conoscere Lars Von Trier, per aspettarsi di tutto quando si vede un suo film, specie dopo aver realizzato un’opera cruda come Nymphomaniac. In più i biglietti per l’anteprima di The House that Jack Built, presentato a Cannes fuori concorso, avvertivano esplicitamente della “presenza di scene violente, in grado di dare fastidio alla sensibilità degli spettatori”. Lo stesso trailer dimostrava che il film fosse abbastanza duro, lo stesso regista danese aveva dichiarato: “Per anni ho fatto film su donne buone, ora ne ho voluto fare uno su un uomo crudele.”

Tutto questo non è bastato. Così durante la proiezione del nuovo film di Von Trier più di cento spettatori hanno abbandonato la sala del Gran Théâtre Lumière, scandalizzati dalla violenza dell’opera.

Su Twitter si sono rapidamente moltiplicati i commenti negativi riguardanti il film: “È pretenzioso, vomitevole, patetico”, “Le persone stanno scappando dal nuovo film di Von Trier”. Ma c’è anche chi difende il regista e giustamente chiede: “Ma cosa vi aspettavate da un film di Von Trier?”.

Un film, soprattutto, con protagonista un serial killer, che vive i suoi delitti come se fossero opere d’arte. The House that Jack Built racconta di cinque omicidi perpetrati negli anni ‘70 dallo stesso uomo (Matt Dillon): Uma Thurman e Riley Keough sono due delle vittime. Nel cast troviamo anche Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl, Ed Speelers e Bruno Ganz.

Certo, ha colpito molto questo fuggi fuggi generale, soprattutto perché a uscire dalla sala sono stati anche dei critici, che come tali dovrebbero vedere ogni film senza distinzioni e pregiudizi, e magari criticarlo in un secondo momento, successivo alla visione. Ma c’è anche chi il film lo ha apprezzato, visto che il pubblico rimasto in sala gli ha dedicato sei minuti di standing ovation a fine proiezione.

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