La Passion de Dodin Bouffant, recensione: food porn d’autore

La Passion de Dodin Bouffant è stato mostrato nella sezione Best of 2023 della Festa del Cinema di Roma. Il film con la coppia Binoche - Magimel ci racconta una storia d'amore attraverso l'arte meravigliosa della cucina. Il tutto a metà del 1800 nella villa di Dodin Bouffant.
Benoit Magimel e Juliette Binoche in una scena del film La Passion de Dodin Bouffant

La Passion de Dodin Bouffant è un film da non guardare a stomaco vuoto. Noi l’abbiamo fatto e ne abbiamo sofferto. Abbiamo avuto però la fortuna di assistere al film di Anh Hùng con Julliette Binoche in sala, che prima della proiezione è stata premiata per la sua interpretazione, regalandoci l’emozione di un lungo discorso in italiano! A fare da protagonista insieme a Binoche è stato un favoloso Benoit Magimel, nei panni del Napoleone della cucina Dodin Bouffant. A supervisionare la strepitosa presentazione e preparazione dei piatti sono stati gli chef stellati Pierre Gagnaire e Michel Nave. Accuratezza che doveva essere non solo stilistica ma storica.

La Passion de Dodin Bouffant est-elle la cuisine?

L’ex coppia nella vita reale (Binoche – Magimel) torna dunque insieme sul set dopo più di vent’anni e lo fa tra l’altro con una sinergia incantevole, tanto che sembra veramente abbiano lavorato sempre insieme in cucina. Tra i fornelli di una cucina ottocentesca non c’è ingrediente più prezioso del loro amore, coltivato in anni di lavoro insieme nella villa di Dodin. La sequenza iniziale del film presenta una lunga cucinata per una cena tra Dodin e i suoi amici. Un grandioso pasto a più portate realizzato grazie alla maestria di Eugenie, che nella pratica culinaria a pochissimi rivali.

Nonostante a tavola ci siano solo gli uomini, non si manca mai di rispetto alla donna che ha preparato le delizie che si sono mangiate. La si invita per consumare il pasto insieme, anche perché Dodin la ama quanto il pesce fresco che gli portano ogni mattina. Ma Eugenie è sinceramente felice di essere la cuisinier.

La trama inizia ad attrarci quando apprendiamo della malattia sconosciuta di Eugenie, che da a Dodin la possibilità di cucinare per lei una cena meravigliosa, per conquistare l’unica parte di lei che non può avere in cucina, l’unico piacere che non potrebbe provare. Lo vediamo maneggiare gli ingredienti come fossero pietre preziose, muoversi tra le calde stufe con grande fatica e soddisfazione. Riesce dopo due tentativi a creare una composizione dalla complicatissima bellezza, e la porta nella decorata stanza della malata Eugenie. Nascosto nel piatto, di per se un segno d’amore, c’è un anello di fidanzamento.

Posso guardarti mentre mangi?

Benoît Magimel e Juliette Binoche in una scena del film La Passion de Dodin Bouffant

Il film si racconta attraverso questa meravigliosa e ben diretta parabola culinaria, ma è a tutti gli effetti un film d’amore “di mezza età”. Romantico come pochi, ma non di certo stucchevole. che va giù come l’omelette norvegese da lacrime preparata da Eugenie. La relazione di Dodin ed Eugenie è scritta in maniera pregevole, messa in mostra dalla loro maestria, recitata attraverso dei dialoghi scorrevoli e importanti. E non a caso, premiata a Cannes 76, dove Magimel ci aveva stupito anche in un altro film completamente pazzo. Tutta un’altra ricetta.

Ad alternare le riprese di pentole e piatti perfetti, sono le pittoriche inquadrature dell’esterno che raccontano il tempo e le stagioni. Sono infatti le stagioni, con le loro prime cose, a donarci gli ingredienti e le emozioni, a portarci attraverso questo tour di sapori cinematografico che difficilmente ci scorderemo. La Passion de Dodin Bouffant è la cucina, ed Eugenie è la sua cuoca. Il film arriverà al cinema l’8 novembre distribuito da Lucky Red e vi consigliamo la sua visione al cinema, per gustarvi al meglio le dettagliate preparazioni. Oltre che le stupende performance di Bonoit Magimel e Juliette Binoche.

Certo, alla fine la Palma d’Oro è stata di un altro francese: Anatomia di una caduta, che recensimmo qui ed è prossimo all’uscita. Ma sorprendentemente, è proprio La Passion de Dodin Bouffant a rappresentare la Francia nella sua corsa agli Oscar.

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