Io capitano è l’ultimo film di Matteo Garrone, presentato alla ’80° Mostra del Cinema di Venezia. La storia di incredibile forza e coraggio dei suoi protagonisti ci ha fatto emozionare. Oggi scopriamo qualcosa in più su questa incredibile storia.
La trama
Io capitano segue il viaggio della speranza verso l’Europa, di due cugini di sedici anni, Seydou e Moussa, questi sono anche i nomi dei loro interpreti. Alla ricerca di pace e libertà, i due lavorano duramente per potersi permettere un giorno di emigrare in Europa. Nonostante siano contrastati dalle famiglie, una volta accumulato del denaro i due partono per un lungo e pericoloso viaggio, nel quale incontreranno numerosissime difficoltà e ostacoli.
La storia vera dietro Io capitano

Per quanto incredibile, la storia di Seydou e Moussa è tratta da una storia vera, esattamente quella di Kouassi Pli Adama Mamadou, che è anche co-sceneggiatore del film di Garrone. Nel 2001, allo scoppio della guerra civile in Costa d’Avorio, Mamadou decide di fuggire dalla sua terra insieme al cugino. Proprio come quello descritto in Io capitano, il viaggio dei due si rivela pieno di insidie, pericoli e violenza. Infatti, arrivato in Libia, il ragazzo viene imprigionato per 40 mesi e torturato finché il cugino non riesce a liberarlo. Da questo momento, i due si imbarcano su di un gommone che, dopo essere naufragato, riuscirà tuttavia a portarti a Lampedusa.
Oggi, Mamadou lavora come mediatore interculturale e aiuta altri ragazzi come lui che fuggono dalle atrocità della guerra. Kouassi ha dichiarato a Venezia: “Questo film stimola una riflessione profonda per l’Europa, che fa emergere tutta la sofferenza che le persone devono patire. Il modo per contrastare il traffico di esseri umani (soprattutto in Libia e Tunisia) è concedere un visto che permette agli africani di viaggiare e arrivare in Europa. Questo film mi fa rivivere un’emozione di gioventù dimenticata, che parla di tutti i migranti che hanno dovuto affrontare questo viaggio.”
Io capitano e la drammatica storia di Kouassi sembrano aver convinto proprio tutti, e anche noi. Potete trovare qui la nostra recensione. Il film ha ricevuto ben due premi a Venezia, il premio Leone d’argento per la regia a Matteo Garrone e il premio Marcello Mastroianni come miglior attore esordiente a Seydou Sarr.