Incendio Universal: quel giorno in cui il cinema andò in fumo

Sono passati 15 anni dall’incendio Universal, terribile incendio che divampa negli Studios di Hollywood nel 2008. Ripercorriamo i fatti e scopriamo gli oggetti e i set iconici che andarono in fumo, riflettendo sul loro significato simbolico nella nostra memoria e nella storia del cinema.
Incendio Universal: quel giorno in cui il cinema andò in fumo

L’1 giugno 2008 gli Universal Studios, una delle case cinematografiche di più successo e produttrice di film e serie TV che hanno definito intere generazioni, fu vittima di un terribile incendio. Le immagini dell’ incendio Universal restarono impresse nella nostra memoria, e l’orrore dell’accaduto ci toccò anche per il suo significato simbolico. Mentre le fiamme avvolgevano gli studios, distruggendo qualunque cosa, sembrava andare in fumo l’intero mondo del cinema, anni e anni di film e sogni. 15 anni dopo l’accaduto eccoci a ricordare cosa abbiamo perso quel giorno.

Incendio Universal: I fatti

Incendio Universal 2008
Incendio Universal 2008

L’1 giugno 2008, precisamente alle 5 del mattino, gli Universal Studios di Hollywood furono sconvolti da un grande incendio. Le fiamme bruciarono per più di 12 ore facendosi spazio nei famosi studios e nell’annesso parco tematico. Il risultato? Milioni di dollari di danni, ma fortunatamente nessuna vittima. Eppure tanti, ma davvero tanti, furono gli oggetti, ma anche i simboli, che andarono perduti o per sempre danneggiati. L’incendio si propagò velocemente attraverso i magazzini fino ai caveau dove erano custoditi più di 50000 film, tra questi alcuni risalenti agli anni venti, divorando scenografie storiche in legno e cartapesta facilmente infiammabili. 

Nel magazzino erano conservati anche master e registrazioni della Universal Music Group (UMG), casa discografica famosissima per averci regalato la musica di artisti come Aretha Franklin, Louis Armstrong, Duke Ellington, Ella Fitzgerald, ma anche Neil Diamond, Elton John, Sting e i Nirvana. Dopo l’incendio del 2008, le loro registrazioni originali, e alcune inedite dei primi anni quaranta sono scomparse per sempre. “Fu il più grande disastro nella storia della discografia”, scrisse il New York Times

Il cinema in fiamme

L'orologio della torre in Ritorno al Futuro
L’orologio della torre in Ritorno al Futuro

Fu come in quei film sulla fine del mondo. Mi sentivo come se il mio pianeta fosse stato distrutto”, dichiarò Randy Aronson, direttore senior delle operazioni di caveau agli Universal Studios. Non è difficile immaginare l’incendio Universal come uno spettacolo apocalittico. D’altronde, non erano semplici oggetti quelli che andavano in fiamme ma simboli fisici del nostro attaccamento al magico mondo del cinema, oggetti che abbiamo innalzato così tanto nella nostra memoria tanto da dimenticare che anch’essi sono precari, distruttibili dalle fiamme. Tra i set distrutti ci sono ad esempio, le mock street di New York, strade della città ricreate che compaiono in numerosi film, uno tra questi Harry ti presento Sally.

Addio all’orologio della torre

In pasto alle fiamme anche il set della torre dell’orologio, luogo memorabile di Ritorno al Futuro. Questo è una costante presenza all’interno della narrativa di tutti i film della saga, ed è proprio l’orologio ad aiutare Marty a tornare indietro nel futuro. “Salviamo l’orologio della torre!” urla una donna nel primo film, alla ricerca di fondi per ripararlo. Purtroppo, l’originale orologio della torre non lo abbiamo salvato, nonostante fosse anche per noi un oggetto storico, simbolo di un film che segnò il cinema degli anni 80, e che abbiamo già descritto come la trilogia più cult che ci sia

Fiamme in casa Bates

Altro set storico che andò perduto la mattina di 15 anni fa fu il set della casa di Norman Bates in Psycho di Alfred Hitchcock. La famosa casa sulla collina, dall’aria sinistra, e che celava un terribile mistero, non ebbe scampo di fronte alla fiamme. Queste ridussero in cenere non solo una finta casa in legno, ma un pezzo del nostro patrimonio cinematografico. Una singola casa bruciava e con essa il cinema degli anni 60, spiazzato dalle opere di Hitchcock.

Incendio Universal: poteva andare peggio?

Pellicole bruciate
Pellicole bruciate

Eppure, nonostante i danni e le terribili perdite, è importante (e terribile) ricordare che l’incendio Universal non fu l’incendio più disastroso della storia del cinema. Nonostante sia rimasto impresso nella nostra memoria e abbia distrutto icone importanti, la digitalizzazione ci ha restituito la maggior parte dei tesori andati in fumo. Infatti, commentando i danni agli archivi video degli studios, il presidente dalle Universal Ron Meyer dichiarò che, nonostante tanti originali non esistano più, l’Universal possiede duplicati in digitale di tutti i filmati bruciati nel caveau.

Gli incendi sono sempre stati un grande rischio per gli studi cinematografici, spesso causati da combustioni spontanee delle pellicole fatte di nitrato e tanti studios non sono stati tanto “fortunati” quanto l’Universal. Basti pensare all’incendio alla Fox del 1937, ben prima della digitalizzazione, in cui l’archivio video venne distrutto, eliminando dalla faccia della terra quasi tutti i film muti prodotti dalla Fox prima del 1932. Ma anche l’incendio del 1914 alla Lubin Manufacturing Company in Philadelphia, che bruciò migliaia di film, tra i quali filmati che documentano eventi storici. Nessuna copia, nessun modo di salvare epoche di cinema che non vedremo mai. 

Il giorno dell’incendio agli Universal, il pompiere James Barnes dichiarò afflitto: “Oggi, un pezzo di storia di Hollywood va in fumo”. Queste parole ci arrivano in pieno anche oggi, 15 anni dopo. L’incendio Universal distrusse tanti oggetti iconici e contenuti originali che, sebbene insostituibili, rimarranno impressi per sempre nella nostra memoria, nei film che abbiamo amato.

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