Iris, questa sera 20 Novembre 2023, ci permette di stare qualche ora in compagnia di un grande regista. Steven Spielberg, con il suo Il colore viola del 1985, è in tv e a noi non resta che ripassarne le coordinate principali per poterlo guardare (o riguardare) con l’attenzione e il trasporto che richiede.
Con 11 nomination agli Oscar, il film nel 1985 ha portato all’attenzione del grande pubblico temi di forte urgenza già allora, di cui abbiamo un impellente bisogno di parlare oggi. Il cast al femminile (si pensi a Oprah Winfrey e Whoopi Goldberg) si fa portavoce di drammatiche vicende di violenza, ingiustizia, discriminazioni razziali, di genere, abusi sessuali.
Celie, la ragazza protagonista, ha quattordici anni nel 1909 e partorisce un bimbo ed una bimba, nati dall’incesto subito con violenza dal padre. Basta già questo preludio de Il colore viola a capire la forza del film e la profonda inquietudine umana. Con essa ci costringe – a buon ragione – a fare i conti. Una storia che esula forse dai temi di Spielberg, come abbiamo rilevato nella nostra classifica di tutti i film del regista.
Dal padre, Celie finisce fra le mani di Albert Johnson: è costretta a sposarlo, e l’uomo sfoga su di lei violenza, potere e abusi. In un mondo di uomini ostili, il solo ristoro di Celie è Nettie, sua sorella – che a sua volta trova respiro soltanto nell’affetto della sorella maggiore. Scappata dalle grinfie del padre, Nettie pensa che raggiungere la sorella a casa col cognato sia una soluzione. Invece lì riconosce le stesse dinamiche violente ed ingiuste, e si sente costretta ad abbandonare la sorella.
7 anni dopo, Celie conosce Sofia, la moglie del figlio di Albert. Sofia si batte per l’uguaglianza e per sconfiggere il razzismo e la sottomissione (dei neri e delle donne). Celie, invece, disabituata ai veri sentimenti e alla sanità delle relazioni, non comprende e non capisce le intenzioni di Sofia. Incontra poi un’altra donna, Shug – ex amante di Albert.
Avrà la possibilità Celie di risentire sua sorella Nettie? Soltanto lei potrebbe infonderle la forza e la lucidità con cui salvarsi e sconfiggere il mondo di soprusi, violenza e disamore. Nonostante sia stata abituata a vivere come fosse la normalità.
Qual è il significato più grande de Il colore viola? Forse che le nostre azioni sono capaci di generare una rivoluzione nella vita di chi ci circonda anche quando non ce ne accorgiamo o non intendiamo intervenire direttamente. È l’effetto farfalla, che nel film di Spielberg non ha nulla di casuale: la forza, la speranza e l’orgoglio delle azioni sono capaci di diffondere intorno a sè lo stimolo per gli altri a fare altrettanto. La rete di solidarietà e di resistenza è la vera protagonista del film.
Questa sera più che mai abbiamo bisogno de Il colore viola. Perché l’amore non è violenza e le storie possono insegnarci a crederci con forza. Perché questo messaggio sia sempre più attuale, nel 2024 vedrà la luce un remake del film.