Guardiani della Galassia 3 è appena approdato nelle sale di tutto il mondo, ed inevitabilmente, nelle interviste promozionali, si sta parlando del grosso incidente di percorso avvenuto durante la lavorazione del film.
Nel 2018, infatti, il regista James Gunn venne licenziato dalla Disney, proprio mentre stava preparando il terzo capitolo dell’amatissima saga. Il motivo? Una serie di tweet “goliardici” di cattivo gusto pubblicati anni addietro dal regista, giudicati incompatibili con un’azienda come la Disney.
Già all’epoca, il cast della saga fece squadra contro il licenziamento di Gunn, reputato un grande professionista ed un elemento indispensabile per la realizzazione del terzo – ed ultimo – capitolo.
Ora, ripercorrendo quel periodo, è l’attrice Karen Gillan, interprete di Nebula, a raccontare quanto quell’episodio unì i membri del cast in difesa del regista. “Combattere per riavere indietro il nostro regista fu qualcosa che ci unì molto. Strano a dirsi, ma i Guardiani sembravano più veri che mai. Letteralmente, avevamo Chris Pratt a guidare la carica, e sembrava che Star-Lord fosse reale!”
Guardiani della Galassia 3: il reintegro di James Gunn

Una decina di giorni dopo il licenziamento, nell’estate del 2018, venne pubblicata una lettera aperta a nome di tutto il main cast della saga. Chris Pratt, Zoe Saldaña, Karen Gillan, Dave Bautista, Sean Gunn, Pom Klementieff, Michael Rooker, Vin Diesel e Bradley Cooper si schierarono a favore del loro regista, che dal canto suo si scusò per quei tweet.
A marzo 2019, anche sull’onda della solidarietà del cast e dei fan, la Disney decise di reintegrare il regista nella produzione del terzo capitolo. Gunn parlò apertamente del suo pentimento e delle sensazioni provate il giorno del licenziamento, dichiarandosi profondamente grato a chi lo aveva supportato e pronto a ripartire con entusiasmo.
Ora, dopo una lavorazione resa difficile ovviamente anche dalla pandemia di COVID, il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia 3 è finalmente sbarcato al cinema.