Dopo aver recitato fianco a fianco in Cena con delitto – Knives Out e The Gray Man, Chris Evans e Ana de Armas tornano a condividere il set in Ghosted, nuova pellicola targata Apple, disponibile su Apple TV+ dal 21 Aprile. Quella tra i due attori non è però l’unica reunion presente nel film. Da una parte l’attrice reduce dal controverso Blonde ritrova proprio Adrien Brody, qui nei panni di un villain senza scrupoli. Dall’altra l’ormai ex Capitan America torna a calcare lo stesso palcoscenico di Anthony Mackie e Sebastian Stan, protagonisti di un breve ma divertente cameo, in una rimpatriata di marvelliana memoria.
Ghosted, diretto da Dexter Fletcher, già regista di Rocketman, mischia l’azione alla commedia romantica, in un pastiche che sfrutta un ribaltamento di genere per giocare con gli stereotipi connessi al ruolo dell’uomo e della donna all’interno della società.
Ghosted: amore, odio e pistole
Tra le bancarelle di un piccolo mercato cittadino, Sadie e Cole fanno conoscenza scambiandosi provocazioni che rivelano in realtà una certa attrazione. Lui è un agricoltore che vive nel ranch di famiglia, lei, apparentemente, una curatrice d’arte, sempre in giro per affari di lavoro. Lui inguaribile romantico e pronto a impegnarsi seriamente, lei l’esatto contrario.
Dopo una serata romantica e una serie di assurde vicissitudini, Cole scoprirà sulla propria pelle che Sadie non è esattamente quella donna che credeva, bensì un’agente della CIA. I due si troveranno così in una situazione alquanto paradossale, costretti a fuggire dalle grinfie di un’organizzazione criminale che crede che Cole sia l’uomo a cui dare la caccia: il fantomatico Taxman.
La realtà dei fatti è invece piuttosto evidente. Sadie è l’inafferrabile e spietato assassino, mentre Cole è un pesce fuor d’acqua che non ha mai impugnato una pistola, se non per sparare a qualche lattina. La minaccia di un’arma biologica da una parte, e il desiderio di impossessarsene dall’altra, scatenerà una doppia caccia all’uomo a livello globale.
Un doppio ribaltamento di genere

Ghosted nella propria narrazione propone un doppio ribaltamento di genere. Nel primo caso si tratta di un improvviso cambio di genere cinematografico: si inizia con quella che potrebbe sembrare una classica commedia romantica e ci si ritrova catapultati in un action movie che strizza l’occhio alla spy story. Nel secondo caso si tratta invece di un vero e proprio capovolgimento dei cliché riguardo al rapporto uomo-donna. Questo secondo ribaltamento rimane per tutta la durata del film l’aspetto più interessante che quest’ultimo riesca a introdurre.
All’interno della relazione è Cole a inseguire Sadie, a cercare quasi morbosamente la sua attenzione, e non il contrario. Tanto che lei arriva a ghostarlo, da qui il titolo del film, trovando alquanto inadeguata la sua insistenza. Così come all’interno delle dinamiche action è lei il Mario della situazione, mentre Cole è la principessa Peaches da salvare. Lei l’impareggiabile assassino e lui impacciato e intimorito. E Ghosted si serve proprio di questi stereotipi protraendo anche quel malinteso riguardo l’identità di Taxman, e quindi l’incredulità del fatto che possa essere una donna, nonostante le evidenze.
Chris Evans e Ana de Armas sono perfettamente calati all’interno della propria parte. Tuttavia danno il meglio di sé proprio all’interno della dimensione comico-romantica, che poi di conseguenza è anche quella in cui il film riesce nel proprio intento.
La standardizzazione di un certo tipo di cinema

Dopo Red e The Gray Man, sponda Netflix, anche Apple TV+ si è giocata la carta dell’action movie. Come i suddetti però, oltre la presenza di un cast d’eccezione e di alcune sequenze degne di nota, Ghosted rimane un’esperienza dimenticabile.
Se le dinamiche sentimentali tra Sadie e Cole sono divertenti e divertite, e in questo il film riesce a non prendersi eccessivamente sul serio, ciò che delude maggiormente, a conti fatti, è proprio l’azione, contraddistinta da una regia decisamente poco brillante e priva di originalità. Per gran parte della sua durata la pellicola ha inoltre la struttura narrativa di un action piuttosto classico, senza che riesca ad aggiungere qualcosa di particolarmente interessante a un genere che ormai risulta sempre più standardizzato. La valigetta da recuperare, la minaccia di un’arma biologica, tutti espedienti ormai fin troppo abusati.
Ana de Armas batte un colpo in ottica Ballerina – qui la data d’uscita dello spinoff di John Wick – dimostrando comunque una certa credibilità nel ruolo della donna d’azione, seppur non sembri mai veramente a proprio agio. Dal canto suo Ghosted non riesce però ad emergere da quella massa informe di prodotti che fanno sempre più capo a un puro intrattenimento usa e getta. Sacrosanto, certo, ma lo è altrettanto la convinzione che si possa e si debba fare qualcosa in più. Se cercate qualcosa di meglio, potete dare uno sguardo alle altre uscite AppleTV+ del mese.