In occasione della presentazione di Terminator 2 in 3D ad Agosto il regista, James Cameron, aveva sollevato alcune critiche sul successo di Wonder Woman negli Usa. Pochi giorni fa è stata proprio la protagonista Gal Gadot a rispondergli.
Le dichiarazioni di James Cameron erano state rilasciate in un’intervista al Guardian in cui, in una lunga intervista, il regista aveva così commentato gli incassi (800 ml di dollari circa, fonte Box Office Mojo) e gli elogi della critica:
<< Tutto questo autocompiacimento, questo mutuo scambiarsi pacche sulle spalle a Hollywood quando si parla di Wonder Woman è così sbagliato. È un’icona trasformata in oggetto: sono i maschi di Hollywood che fanno sempre la stessa cosa. Non sto dicendo che il film non mi sia piaciuto, ma per me rappresenta un passo indietro. Sarah Connor non era un’icona della bellezza. Era forte, aveva tanti problemi, era una madre terribile e si è guadagnata il rispetto del pubblico grazie alla sua vera grinta. Per quanto mi riguarda il beneficio che hanno portato personaggi come Sarah è evidente. Voglio dire: metà del pubblico è composto da donne!>>
A questa dichiarazione era seguita quella di Patty Jenkins, regista del film con Gal Gadot, su Twitter:
<< L’incapacità di James Cameron di capire cosa sia Wonder Woman per le donne di tutto il mondo, o cosa rappresenti, non sorprende: nonostante sia un grande regista, non è una donna. Le donne forti sono fantastiche. Il suo elogio del mio film Monster, e di come rappresentammo una donna forte anche se rovinata, è stato molto apprezzato. Ma se le donne devono essere sempre dure, toste e problematiche per essere percepite come forti, e non siamo libere di avere varie sfaccettature, o celebrare un’icona delle donne in tutto il mondo solo perché è attraente e adorabile, allora non siamo andati molto lontano, non trovate? Credo che le donne possano e debbano essere QUALSIASI COSA, proprio come i personaggi maschili. Non c’è un tipo giusto o sbagliato di donna potente. E l’immensa quantità di donne nel pubblico che hanno reso questo film un successo possono sicuramente scegliere e giudicare la loro personale icona progressista.>>
— Patty Jenkins (@PattyJenks) August 25, 2017
Al che Cameron, durante un’intervista a Hollywood Reporter in occasione dell’inizio delle riprese di Avatar 2 ha voluto aggiungere:
<< Sì, resto fermo della mia opinione. Voglio dire, è stata Miss Israele e nel film indossa questa specie di costume a bustino che esalta tutta la sua forma fisica. Era splendida, uno sballo. E per me questo non ha nulla di rivoluzionario. C’era già Raquel Welch che faceva queste robe negli anni ’60. Si trattava di discutere e contestualizzare il ragionamento nei termini del perché Sarah Connor – quello che Linda ha creato nel 1991 – era, se non in anticipo sui tempi, quantomeno rivoluzionario per l’epoca. E non penso che fosse particolarmente in anticipo sui tempi perché anche oggi non stiamo dando alle attrici quel genere di ruolo.>>
Ad aggiungersi a questa telenovela è ora la stessa Gal Gadot che ad Entertainment Weekly ha rilasciato la seguente dichiarazione sul perchè non aveva risposto al regista di Titanic:
<< Perché non volevo dargli un palcoscenico. Prima di tutto: sono una grande fan dei suoi lavori. I suoi film sono grandiosi. È stato un innovatore in molte delle cose che ha fatto e non ho che cose positive da dire sul lato creativo e professionale della sua attività. Ma sul quando è accaduto, sulla tempistica della cosa… è avvenuto mentre stava promuovendo un altro suo film. Stava cercando pubblicità e non volevo metterlo anche io sul palcoscenico.>>
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