Five Nights at Freddy’s non ha fatto tempo ad uscire nelle sale che si parla già di sequel. Il film, nato dalla regia di Emma Tammi, ha incassato circa 130 milioni di dollari al box office globale. A questo punto, la Blumhouse, la casa produttrice di questo lungometraggio, non può non interrogarsi su un possibile futuro del franchise. Da dove potrebbe ripartire la trama?
Attenzione: da qui in poi ci saranno diversi spoiler! Ogni film come un fantasma, per restare in tema, ha bisogno di questioni lasciate in sospeso per continuare a esistere. I fantasmi giapponesi, ad esempio, nascono da desideri lasciati incompiuti in vita (la voglia di vendicare un torto subito ma non solo) è come se la loro storia non fosse ancora terminata. Anche nella trama di Five Nights at Freddy’s troviamo diversi racconti non conclusi in grado di suggerire una possibile prosecuzione della storia nella versione cinematografica: il primo di questi è il destino di William Afton (Matthew Lillard) il principale antagonista del lungometraggio.
Dopo essersi presentato come un semplice consulente del protagonista Mike Schmidt (Josh Hutcherson), William Afton, lo spietato killer, cambia maschera e indossa quella di un pennuto giallo che cerca di uccidere i personaggi principali, tra cui Vanessa (Elizabeth Lail), la poliziotta che si rivelerà sua figlia. Nel finale del film, l’uomo sembra perdere la vita ucciso da un meccanismo del suo stesso costume, tuttavia non ne vediamo la morte e anzi continuiamo a sentirne il respiro… sarà stato davvero sconfitto?
Il secondo evento che aprirebbe la strada a un sequel di Five Nights at Freddy’s è direttamente connesso al primo: se il padre non è stato messo fuori gioco, come reagirà Vanessa? Sorge spontaneo chiedersi se la poliziotta cercherà di redimere il padre oppure cercherà semplicemente vendetta nei confronti del genitore. La cosa interessante del personaggio di Vanessa è che si tratta di un personaggio che non si trova nel videogioco originale.
Arriviamo all’ultima porta che Five Nights at Freddy’s del 2023 lascia aperta per un sequel: sappiamo che Mike Schmidt possiede la capacità di comunicare con i morti. Tuttavia Mike non riesce a parlare con il fratello Garrett Schmidt, di cui cerca ossessivamente l’assassino durante il film. Dato il coinvolgimento di William Afton nella morte dell’uomo, è possibile che Garrett stia controllando una creatura animatronica che potrebbe essere mostrata in un film successivo della serie.
In conclusione, Blumhouse ha tutte le carte in regola per dare vita a un franchise. Dopo la buona prova di Black Phone di cui potete leggere qui la nostra recensione, le pedine sono sulla scacchiera: non resta che fare la prima mossa.