Vox Lux

La storia si apre al rientro dalle vacanze natalizie del 1999, nei primi giorni del nuovo millennio. In una scuola americana, uno studente si presenta in classe e compie un terribile attentato, uccidendo l’insegnante, i suoi compagni di classe ed infine suicidandosi. Celeste (Raffey Cassidy), una ragazzina di 13 anni, cerca di parlargli docilmente ma rimane gravemente ferita da una pallottola.

Elaborando il trauma, mentre guarisce Celeste compone alcune canzoni con sua sorella Eleanor (Stacy Martin), e canta una di esse ad un evento di commemorazione per le vittime. Uno scaltro manager (Jude Law) intuisce il potenziale commerciale del pezzo e della sua interprete, e la mette così sotto contratto, catapultandola, fin da giovanissima, nel tossico e squallido showbiz americano.

18 anni più tardi, Celeste (Natalie Portman) è una popstar affermata, psicologicamente e fisicamente instabile, con un rapporto conflittuale con la sorella, con la giovane figlia Albertine (Raffey Cassidy) e con il suo manager. Alla vigilia del debutto del suo nuovo show, per promuovere l’album “Vox Lux”, si ritrova coinvolta in una polemica mediatica che la vede accusata di essere stata involontariamente fonte d’ispirazione per un attentato avvenuto in Croazia.

Cercando di tenere insieme tutti i pezzi della sua crepuscolare vita, Celeste deve fare ancora una volta i conti con il trauma del suo passato e con le pressioni ed aspettative del delirante mondo che la circonda, ma soprattutto con sé stessa.