Sick of Myself

Nella stessa Oslo del film La persona peggiore del mondo si muove la coppia formata da Signe e Thomas. Giovani e belli, i due sembrano vivere una relazione stabile e felice. Lui è un artista che cerca di sfondare nell’ambito della scultura contemporanea, mentre lei lavora come cameriera in un bar della città.

Quando improvvisamente la carriera di Thomas subisce un’accelerazione, Signe inizia a provare sentimenti di gelosia e invidia. La ragazza cerca di ottenere le attenzioni del suo fidanzato e dei suoi amici e l’occasione perfetta sembra data da una tragedia durante il turno di lavoro. Una donna viene aggredita da un cane alla gola ed è Signe l’unica a intervenire per soccorrerla. Ma la fama conquistata sembra durare troppo poco per la giovane, che escogita un nuovo e terribile piano.

Dopo aver letto su Internet le conseguenze nocive di un farmaco per l’ansia, il Lidexol, Signe decide di rivolgersi a uno spacciatore suo conoscente. Arrivato il farmaco, Signe inizia a prenderne ingenti quantità, che le provocano gravi eruzioni cutanee sul viso e sul corpo. Ricoverata d’urgenza in ospedale, la giovane si mostra soddisfatta all’idea che i medici non riescano a identificare le cause della malattia.

Con il viso deforme bendato, Signe controlla accuratamente quali tra i suoi amici decidono di farle visita durante la convalescenza, in un bisogno di attenzione sempre più crescente. Nel pieno vortice di menzogne e narcisismo, Signe non ottiene mai la fama che desidera, infliggendosi torture via via più orribili.