Quasi amici

Philippe Pozzo di Borgo è un ricco aristocratico che vive in un enorme palazzo della nobiltà francese. L’uomo, divenuto tetraplegico dopo un incidente, è alla ricerca di un badante fisso. Tra le decine di candidati al ruolo, uomini eleganti e con tantissime referenze, l’imprenditore nota Driss Bassari, un giovane ragazzo algerino decisamente trasandato rispetto agli altri.

Pozzo di Borgo rimane colpito dalla sua presenza, e scopre che il candidato non vuole davvero il posto, bensì solo un attestato che certifichi la sua presenza al colloquio, così da poter beneficiare di alcune sovvenzioni statali per la sua numerosa famiglia. Al contrario, Philippe decide di incontrarlo e dopo vari avvenimenti, il ragazzo si trova a scegliere tra la sola firma per l’assistenza sociale o un lavoro ben retribuito nel lusso della mansione di Di Borgo.

Driss al principio non sembra felice delle mansioni che deve svolgere nei confronti di Philippe, ed è piuttosto rozzo e impreparato nell’assistenza di un uomo paralizzato come lo è l’imprenditore. Man mano, tra i due si comincia ad instaurare un rapporto che prescinde dalla sfera lavorativa: Driss diverte Philippe in una maniera che va oltre i suoi handicap, e riesce nella missione fin allora impossibile di fargli dimenticare il suo handicap tramite azioni che l’uomo ormai non compiva più.

Seppur le persone vicine a Di Borgo ritengano Driss una minaccia per l’uomo, l’aristocratico difende il suo amico: l’unico dal quale si sente davvero capito e trattato da uomo, senza essere subordinato alla sua disabilità.