Profumo – Storia di un assassino

Prima metà del 1700, Parigi. Una donna dà alla luce un neonato in una piazza di un mercato, su un banco del pesce. Credendolo morto, abbandona il bambino. Il neonato, però, inizia a gridare, attirando l’attenzione dei presenti su di lui e sulla negligenza della madre. La donna, accusata di tentato infanticidio, viene impiccata pubblicamente. Il bambino, il futuro Jean-Baptiste Grenouille, viene affidato ad un orfanatrofio, dove subisce nuovamente un attentato alla vita.

Grenouille cresce laconico e solitario, ma con un olfatto straordinario, capace di percepire qualunque odore, persino quello dell’acqua. Compiuti i tredici anni, la proprietaria dell’orfanatrofio vende Grenouille a Grimal, un conciatore di pelli. Grimal fa lavorare Grenouille giorno e notte senza paga, alla stregua di uno schiavo, e non batte ciglio quando il ragazzino viene sessualmente abusato da suoi compagni.

Divenuto adulto, Grenouille si reca a Parigi per lavoro, dove si invaghisce degli odori della città. Una sera entra in contatto con quello che diventerà l’odore decisivo della sua vita. Si tratta della fragranza emanata da un giovane venditrice, che Grenouille insegue e, nel tentativo di odorare, soffoca. Da quel momento in poi, Grenouille decide di dedicare la sua vita ad un solo scopo: catturare gli odori.

Grenouille incontra poi Giuseppe Baldini, profumiere italiano in declino, che Grenouille stupisce col suo naso sopraffino. Grenouille è infatti in grado di riprodurre e migliorare il più noto profumo di Baldini, Amore e psiche. Baldini decide allora di assumere Grenouille, libero dalla schiavitù di Grimal grazie alla fortuita morte di quest’ultimo.