Priscilla

Priscilla ripercorre tutta la vita della coppia Presley attraverso gli occhi della consorte del Re del Rock, al secolo Priscilla Ann Wagner Beaulieu. Quanto si vede su schermo è adattamento fedele misto romanzato del libro di memorie autobiografico della stessa Priscilla dal titolo Elvis e Io. I due si conoscono nel 1959 in Germania, a Wiesbaden. Sia il padre di Priscilla, Paul Beaulieu, ufficiale dell’aeronautica, che Elvis, richiamato per il servizio di leva, erano di stanza lì.

Elvis allora aveva 24 anni ed era già una star a livello internazionale, mentre Priscilla ne aveva compiuti 14 appena. Per questo i genitori di lei malvedevano la relazione con il cantante, anche se lui non si spingeva verso atti sessuali che potessero compromettere Priscilla. Alla fine, la giovane si trasferì a Graceland, la tenuta leggendaria di Elvis, ma sembra non ebbe rapporti con lui fino alla data delle nozze, nel 1967.

La vita di Priscilla è dunque legata a doppio filo al racconto di Elvis e di quanto sappiamo di lui nel dietro le quinte. I tour stremanti voluti dal Colonnello Tom Parker. L’abuso se non di droghe comunque di farmaci prescritti – per dormire, per tenere i ritmi o anche solo alto il morale – fin dai primissimi momenti in cui i due si conobbero.

La nascita della loro prima figlia, Lisa Marie. Infine i rapporti promiscui e i tradimenti coniugali dopo i primi anni di matrimonio, a rappresentare la doppia anima di Elvis: al contempo estremamente fedele e infedele a Priscilla. Infine il dramma degli ultimi anni, il distacco e il senso di colpa di averlo “abbandonato” a quella Las Vegas che sarebbe diventata la tomba di lui. Un biopic sul peso di essere la compagna di una delle star più sfortunate e sregolate, ma al contempo amate, del nostro mondo.