Poltergeist – Demoniache presenze

Rapimenti, eventi e presenze soprannaturali sconvolgono la vita tranquilla dei Freelings. La famiglia è composta da Steve e Diane e dai tre figli Dana, Robbie e la minore Carol Anne. Quest’ultima è la protagonista del primo episodio paranormale, al quale però, inizialmente, nessuno dà peso. La bambina sembra comunicare con misteriose entità attraverso il televisore, pronunciando poi la celebre frase del film: “Sono arrivati!”.

Gli scettici genitori dovranno però iniziare a prestare attenzione agli eventi che si verificano sotto il loro tetto. Robbie viene infatti direttamente prelevato dal suo letto dai rami di un albero del giardino e Carol Anne sparisce a sua volta, venendo risucchiata da un vortice luminoso originatosi nella sua cameretta. I famigliari sentiranno poi provenire la voce della bambina dal televisore, che in quel momento risulta non sintonizzato.

Steve decide quindi di rivolgersi ad alcuni parapsicologi dell’Università della California, in particolare alla Dottoressa Lesh, accompagnata dai suoi collaboratori Ryan e Marty. Il gruppetto rimane sin da subito particolarmente turbato da ciò che si sta verificando nella tranquilla cittadina di Cuesta Verde, e concludono che il tutto è da ricondursi ad un “poltergeist”. Fenomeno che andrebbe a giustificare tutta quella serie di eventi paranormali in casa Freeling.

Entra a quel punto in gioco una medium che percepisce che Carol Anne è ancora viva e che rivela che si trova però prigioniera in un limbo, in una dimensione oscura intermedia. Quella realtà è abitata da tutte quelle anime che non riescono a staccarsi totalmente dal mondo terreno, alle quali potrebbe però essersi unita una forza oscura che tiene Carol Anne in ostaggio. Steve, intanto, viene a sapere che il loro quartiere è stato edificato sulle spoglie di un vecchio cimitero.