Peppermint – L’angelo della vendetta

Il film si apre su Riley impegnata in un duro combattimento corpo a corpo in una macchina. La donna riuscirà ad avere la meglio, giustiziando il misterioso uomo con un colpo alla testa. Torniamo quindi a 5 anni prima, a quando Riley gestisce, tra alti e bassi, la sua vita a Los Angeles. Lavora in banca, cercando di far quadrare il bilancio familiare, date le difficoltà economiche dell’officina del marito Chris. La coppia ha una figlia Carly, di dieci anni.

La famiglia al completo esce per festeggiare il compleanno della ragazzina e viene coinvolta in una sparatoria ad opera dei sicari di Diego Garcia, capo di un potente cartello locale. Chris e un suo amico avevo infatti progettato un colpo ai danni di Garcia, il quale ne era però sempre stato al corrente, nonostante Chris avesse poi rinunciato a prendere parte all’azione.

Riley rimane ferita e vede morire davanti a sè il marito e la figlia. La donna è però in grado di riconoscere gli aggressori ed è pronta a denunciarli alle autorità e in tribunale, anche se gli agenti e il suo stesso avvocato saranno riluttanti a sfidare il cartello.

I tre verranno infatti assolti, in quanto Garcia ha sul suo libro paga diversi nomi del dipartimento di giustizia. Riley viene giudicata come non attendibile e le viene imposto un ricovero psichiatrico. La donna riuscirà però a scappare e a rimanere irrintracciabile per i successivi 5 anni, nei quali si preparerà a tornare, in una nuova veste, agguerrita e spietata, per fare giustizia da sola alla propria famiglia.