Occhiali neri

Diana è una escort che viene aggredita da un killer, il quale tenta di ucciderla. Si tratta di un serial killer che a Roma si accanisce contro le prostitute sempre con lo stesso modo di uccidere: le strangola con una corda metallica. Diana riesce a scampare la morte ma scappando causa un incidente automobilistico: perderà la vista per sempre e finisce addosso l’auto di una famiglia di cinesi, che muore sul colpo. Sopravvive all’incidente solo Chin, che ha 10 anni, e Diana viene affidata a Rita, operatrice esperta al fianco di soggetti non vedenti.

Diana ha come unici amici Rita e il cane Nerea; afflitta dal senso di colpa per l’uccisione della famiglia vittima dell’incidente, decide di andare a conoscere Chin. Il bambino scappa dal centro in cui è accolto e inizia a vivere con Diana: il loro scopo è trovare l’assassino che ha reso cieca la donna e orfano il bimbo.

L’ispettore Baldacci intanto indaga sul caso e identifica un uomo in un furgone bianco, che sembra pedinare Diana e volerla uccidere a tutti i costi. Il killer scoverà Diana e Chin nella dimora di Rita, la quale sarà strangolata come tutte le vittime dell’omicida.

Rapiti e chiusi in un centro di addestramento cinofilo, i due scopriranno che l’assassino è un ex cliente rifiutato da Diana, di nome Matteo. Nè Diana nè Chin sapranno quanto potrà essere determinante Nerea per la vita di entrambi.