Nyad – Oltre l’oceano

Diana Nyad (Annette Bening) vuole compiere un’impresa esemplare: percorrere a nuoto, nel giro di 60 ore, il percorso che divide Cuba dalla Florida. Diana utilizza una gabbia a prova di squalo per proteggersi nei fondali. È molto giovame e il suo primo tentativo risulta fallimentare. La nuotatrice giura di non provarci mai più.

Diana ha un’amica fidata: Bonnie (Jodie Foster nel film). Bonnie vuole tirarle su il morale, spingerla a continuare i suoi tentativi. Si trattava, ad ogni modo di un flashback risalente al 1979. Diana ci avrebbe riprovato ancora e ancora, per un totale di cinque volte, fino a raggiungere il record, all’età di 64 anni.

Diana continua i suoi allenamenti con l’allenatore, il coach Jack Nelson, che la sosterrà per molti anni (nella storia vera Nelson si è dovuto fermare dalle gare per via di diverse accuse di molestie, accuse alle quali rispose con il contro processo per diffamazione). Diana decide di tentare nuovamente la traversata, questa volta senza la gabbia per proteggerla dagli squali. Inoltre, Diana teme sempre più i tempi registrati e il tempo in generale: Diana non vuole essere dimenticata, vuole segnare il record nel suo sport.

Dopo il morso pericoloso di una medusa, la stanchezza e il malessere, l’amica tenta di farla smettere, ma Diana non demorde, aiutata da un gruppo di esperti. Dopo altri tentativi a vuoto, Diana tenta il tutto per tutto a 64 anni, in preda alle allucinazioni, con gli squali nelle vicinanze e la stanchezza, ma piena di speranza nel poter completare la traversata, a qualsiasi età.