Navalny

Navalny è un documentario che vede protagonista il politico russo di origini ucraine, nonché leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, il quale nell’agosto del 2020 si è improvvisamente sentito male su un volo partito da Mosca e diretto a Tomsk.

Per via del malore, l’aereo ha fatto un’atterraggio d’emergenza a Omsk, città dove l’oppositore di Putin è rimasto per via del coma che l’ha colpito. L’uomo è stato poi trasferito nell’ospedale di Berlino, come richiesto dal suo partito e dai suoi affetti, dove i medici sono riusciti a scovare la causa che ha provocato questo improvviso malore. Si è trattato di un veleno, viste le tracce di Novichok che i medici hanno trovato nel corpo di Alexei Navalny.

Da questa scioccante scoperta per Navalny inizia l’indagine per scoprire chi e perché l’ha avvelenato, entrando in un controverso intrigo politico. Il 17 giugno 2021 Navalny è tornato in Russia, dove è stato arrestato perché accusato di appropriazione indebita. L’opinione pubblica non è rimasta indifferente davanti a ciò, tanto da provocare grandi proteste in tutto il paese.

Alexei Navalny ha così iniziato uno sciopero della fame, tale per cui è temporaneamente uscito dal carcere, giusto per tutte le cure necessarie, per poi farvi rientro. Ad appesantire il tutto ci ha pensato una nuova condanna, pari a nove anni di reclusione (senza escludere un’eventuale, e probabile, proroga della pena). Navalny non è altro che l’emblema del regime di Putin.