Mindcage – Mente criminale

In una chiesa viene ritrovato il cadavere di una prostituta, disposto in una posa angelica con delle grosse ali sul dorso. Vengono chiamati i detective Jake Doyle e Mary Kelly per investigare sull’omicidio, primo di una lunga serie. Doyle riconosce immediatamente lo stesso modus operandi che veniva utilizzato da un altro serial killer, soprannominato “L’artista“, a causa del quale è morto il suo ex partner.

Jake è ancora tormentato da quel caso, tanto che la notte non riesce a dormire e deve assumere degli psicofarmaci. I detective iniziano a pensare di trovarsi davanti a un caso di emulazione, dal momento che l’artista si trova in carcere a scontare un ergastolo. Si trovano costretti a chiedere aiuto proprio a lui, sperando possa dare loro qualche indizio sulla persona che lo sta imitando.

L’artista si dimostra inizialmente disponibile a collaborare in cambio della commutazione della pena, ma successivamente depista i detective e li sottopone a giochi psicologici. Si scopre che l’artista ha avuto un’infanzia difficile a causa della madre, e che è stato costretto sulla sedia a rotelle per anni in seguito a una caduta che gli ha procurato danni celebrali.

I detective, anche grazie ad alcune informazioni dell’artista, iniziano a seguire una serie di piste, che li porteranno inizialmente nella direzione sbagliata, ma successivamente riusciranno ad avvicinarsi sempre più all’assassino, fino a che non scopriranno una verità sconvolgente: il killer è una persona molto più vicina a loro di quanto potessero immaginare.