Mai raramente a volte sempre

Autumn Callahan è una diciassettenne che vive in Pennsylvania, insieme alla madre e al compagno di quest’ultima. Credendo di essere incinta, l’adolescente si rivolge a una clinica, dove effettivamente, dopo un test di gravidanza, scopre di esserlo da ormai dieci settimane. Fin da subito Autumn sembra decisa ad abortire, ma legge in Pennsylvania non permette ai minori di interrompere una gravidanza senza il consenso di un genitore. 

Autumn cerca così delle soluzioni per indurre un aborto spontaneo, arrivando addirittura a colpirsi ripetutamente il ventre. Un giorno, durante il suo turno di lavoro al negozio di alimentari, dopo essere corsa in bagno per i primi malesseri, rivela alla cugina Skylar di essere incinta, ed entrambe, dopo aver rubato alcuni contanti dalla cassa, decidono di dirigersi in autobus verso New York, in cerca di una clinica che permetta ad Autumn di abortire.

A New York però, dopo un consulto nella prima clinica, scopre tuttavia di essere incinta da ben diciotto settimane, e di doversi così recare in un’altra clinica a Manhattan, dove vengono effettuate interruzioni di gravidanza anche dopo le quindici settimane. Con i pochi soldi rimasti e senza un alloggio dove soggiornare, Autumn e Skylar dovranno arrangiarsi come possono, passando le notti nelle stazioni della metropolitana. 

Le adolescenti si rivolgono così alla clinica di Manhattan dove, dopo un colloquio con un’assistente sociale, Autumn può finalmente iniziare la procedura per l’interruzione di gravidanza. Passano così le ultime ore a New York, tra mille preoccupazioni e l’attesa dell’intervento.