L’uomo di neve

Harry Hole è un ispettore del distretto di Oslo del servizio di polizia norvegese. Divorato dall’alcolismo e solo a causa di una recente rottura, porta avanti un’esistenza tormentata. Dopo aver ricevuto una misteriosa lettera firmata con il disegno infantile di un pupazzo di neve, Harry incontra la nuova recluta Katrine Bratt. I due seguono le indicazioni della lettera e trovano un pupazzo di neve a casa di una persona recentemente scomparsa.

Dopo prime indagini emergono dei collegamenti con un altro caso di nove anni prima. Durante i colloqui con le persone coinvolte del caso passato, viene ritrovato un corpo privo di vita orribilmente massacrato, e la sua testa sopra un pupazzo di neve. Quando tutte le piste sembrano collegate a Vetlesen, un chirurgo entrato in contatto con tutte le vittime, viene rinvenuto anche il suo di cadavere con una ferita da arma da fuoco alla test insieme ai resti di un’altra persona scomparsa. Il tutto viene archiviato come omicidio-suicidio.

Dopo qualche giorno Katrine viene aggredita e drogata da una figura mascherata che riesce a cancellarne tutti i dati raccolti dell’indagine. La mattina dopo, Harry trova Katrine morta all’interno di un’auto decorata dalla sagoma di un pupazzo di neve sul tetto. Harry riprende a seguire la pista lasciata d Katrine, fino a scoprire finalmente il colpevole. L’assassino rapisce due ostaggi e li sequestra in un cottage.

Harry riesce a liberare entrambi e ma nel farlo perde un dito. Il serial killer scappa e Harry lo insegue su un lago ghiacciato. Il fuggitivo spara a Harry ma il ghiaccio sotto di lui si rompe e lui cade in acqua, trascinato sotto il ghiaccio dalla corrente. Harry riesce a chiudere il caso e riprende subito le indagini di un altro caso d’omicidio.