Nel 2015 Gabriele Mainetti esordisce alla regia di un lungometraggio con Lo chiamavano Jeeg Robot. E per essere un film d’inizio carriera, spiazza su tutti i fronti. Alla 61esima edizione dei David di Donatello porta a casa 7 premi, tra cui quello di un altro esordio: l’attrice Ilenia Pastorelli nel ruolo di protagonista. Insieme a lei il cast poggia su due volti invece già noti del cinema italiano: Claudio Santamaria e Luca Marinelli. Nello stesso anno viene inserito nella short list dei film italiani candidabili all’Oscar – poi battuto da Fuocoammare di Francesco Rosi (che vincerà come Miglior film straniero).
Il film è scritto da Nicola Guaglianone insieme al fumettista Menotti ed è prodotto dallo stesso Mainetti. Costituendo quasi un unicum nel panorama italiano, Lo chiamavano Jeeg Robot è un vero e proprio esempio di cinecomic ambientato a Roma, legato – si capisce dal titolo – al manga e anime di Gō Nagai, con protagonista Hiroshi Shiba che si trasforma in Jeeg d’acciaio.