Le Mans ’66 – La grande sfida

Nel 1959 è Carroll Shelby a vincere la 24 Ore di Le Mans, una delle più difficili competizioni automobilistiche. Ma un improvviso problema cardiaco lo costringe a ritirarsi dalla pista e rinunciare alla carriera di pilota. Qualche anno dopo diventa un progettista di vetture da corsa, e con la sua quadra partecipa al campionato nazionale SCCA. Tra i piloti da lui scelti emerge Ken Miles, molto competente sia come pilota sia come tecnico, ma con un pessimo carattere.

Nel frattempo l’industria automobilistica Ford è in crisi e il proprietario Henry Ford II (interpretato da Tracy Letts) chiede ai suoi dipendenti un’idea vincente che risollevi i guadagni dell’azienda. Il manager Lee Iacocca suggerisce di partecipare alla gara delle 24 Ore di Le Mans per rilanciare l’immagine del marchio. Nel mentre viene fuori anche l’idea di acquistare l’imbattuta Ferrari, in difficoltà economica.

Quasi a conclusione della trattativa la casa italiana si ritira e Henry Ford, contrariato dall’esito, ordina ai suoi collaboratori di trovare un ingegnere disposto a progettare una vettura in grado di battere la Ferrari. Viene scelto Carroll Shelby, e la base di partenza è la Ford GT40, che deve essere trasformata in un’auto da competizione.

Shelby ingaggia Miles come pilota, ma il vicepresidente Leo Beebe non è soddisfatto di lui e prova a ostacolarlo in tutti i modi. Alla fine Shelby e Beebe giungono a un accordo: se Miles riuscirà a vincere le 24 ore di Daytona potrà gareggiare anche alla 24 Ore Le Mans del 1966. Conquistata la gara, Miles può finalmente cimentarsi nella competizione più importante, che metterà nuovamente a confronto Henry Ford ed Enzo Ferrari, Ford vs Ferrari.