La ragazza con l’orecchino di perla

1665, Delft. Griet, in seguito ad un incidente del padre che lo condurrà alla cecità, accetta di lavorare nella casa del pittore Jan Veermer. In questo modo avrebbe potuto aiutare economicamente la propria famiglia. Anche Veermer si trova in quel momento in difficoltà nel mantenere quello stile di vita che vorrebbe, data la sua scarsa produttività come artista e i numerosi figli.

Griet, più trascorre il tempo, più si mostra attratta dalle opere del suo datore di lavoro, che dal canto suo la coinvolgerà sempre più spesso nella realizzazione dei suoi lavori, tenendo il tutto nascosto alla moglie. La giovane ragazza nel mentre suscita l’attenzione del giovane Pieter e del mecenate di Jan, che la vorrebbe a lavorare per sè. Veermer rifiuta l’offerta e Griet non mostra interesse per nessuno dei due uomini.

Veermer messo alle strette dal suo finanziatore accetta perlomeno di dipingere per lui un ritratto della ragazza, cosa che di fatto desiderava fare da tempo. Il che sviluppa maggiormente il legame tra i due, favorendo nel contempo la creatività artistica di Veermer.

La moglie dell’artista, da sempre sospettosa nei confronti della ragazza, apprenderà quanto successo e noterà che Griet nel ritratto indossa i suoi orecchini di perla. La ragazza verrà licenziata in seguito ad un confronto tra le due donne e si trasferirà da Pieter. Dopo la morte del pittore, la cuoca della casa le farà poi recapitare gli orecchini con cui era stata ritratta, unico ricordo residuo di quei giorni.