La rabbia

Pier Paolo Pasolini e Giovannino Guareschi nel film La rabbia

La rabbia è un documentario del 1963, ideato da Gastone Ferranti e diviso in due segmenti: uno scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, l’altro da Giovannino Guerreschi. L’idea di Ferranti era quella di indagare le ragioni della rabbia, della scontentezza e dei conflitti avvalendosi di due grandi intellettuali che partissero, sostanzialmente, da posizioni opposte. Il documentario fu ritirato dai cinema poco dopo la sua uscita per ragioni sconosciuto.

Il segmento di Pasolini iniziò ben presto a circolare clandestinamente e singolarmente, non accompagnato da quello di Guareschi. Di cui per molto tempo non si ebbe notizia. Nel 2008, al Festival di Venezia, il regista Bernardo Bertolucci portò una versione restaurato del documentario, contenente però solo la parte pasoliniana. Il regista giudicava semplicemente “insostenibili” alcune delle posizioni di Guareschi. Solo nel 2009, al “Fiuggi Family Festival”, La rabbia fu restaurato per intero e mostrato finalmente al pubblico.

Trama

Giovannino Guareschi e Pier Paolo Pasolini si avvalgono di diverse fonti per corroborare le loro tesi su rabbia, scontentezza e conflitti: dal cinegiornale Mondo libero, a materiali di archivio, a fotografie tratte da libri d’arte e rotocalchi. L’idea è quella di uno scontro intellettuale, un dibattito di ipotesi spesso agli antipodi.

Il segmento di Guareschi è narrato da Carlo Romano e Gigi Artuso, oltre che dallo stesso regista. Guareschi porta una profonda critica al consumismo e al conformismo moderno, ma anche al comunismo e alla decolonizzazione. Vengono toccati anche la cementificazione del paesaggio, la corruzione dell’arte a fine commerciali e la cosiddetta space race, la corsa allo spazio. Il tutto culmina nell’accusa ad una modernità “senz’anima” che impedisce di pensare ad una prospettiva futura diversa dal materialismo.

Con Pasolini cambiano i narratori: Pasolini stesso, Giorgio Bassani e Renato Guttuso. Pasolini, invece, inizia la sua analisi parlando delle rivoluzioni ungherese e cubana. Segue un elogio del progressismo (seguito da un’ovvia critica al conservatorismo), alla decolonizzazione e alla lotta di classe. È invece contro l’industrializzazione, l’anticomunismo e la borghesia che si scaglia l’intellettuale italiano, coerentemente alle convinzioni da sempre palesate.

Infine, con l’episodio della morte di Marylin Monroe, Pasolini introduce anche il tema della morte della bellezza. Nonostante Guareschi e Pasolini partano da posizioni sostanzialmente opposte, vale la pena notare che sembrano raggiungere più di un punto di incontro nella loro analisi della rabbia moderna, soprattutto per quanto riguarda i concetti di straniamento e disumanizzazione della realtà contemporanea.

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La locandina del film La rabbia

Titolo Originale

La rabbia

Titolo ITALIANO

La rabbia

Anno

1963

Programmazione

nessun valore

Paese di Produzione

Italia

Data di Uscita Originale

13/04/1963

Data di Uscita Italiana

13/04/1963

Genere

Documentario

Produttore

Gastone Ferranti

Casa di Produzione e/o Distribuzione

Warner Bros. Discovery

Regista

Pier Paolo Pasolini, Giovannino Guareschi

Attori Protagonisti

Pier Paolo Pasolini, Giovannino Guareschi, Giorgio Bassani, Renato Guttuso, Carlo Romano, Gigi Artuso

Sceneggiatore

Pier Paolo Pasolini, Giovannino Guareschi

Durata

104

Voto IMDB

6.7