La matassa

Gaetano e Paolo sono due cugini rimasti vittime di un litigio dei rispettivi padri, tra loro fratelli. I due bambini sono sempre stati inseparabili, ma la lite familiare ha portato i due ad allontanarsi fino a perdersi completamente di vista all’età di 11 anni. Paolo si occupa di mandare avanti l’albergo di famiglia, mentre Gaetano possiede un’agenzia che si occupa di combinare matrimoni per extracomunitari che necessitano della cittadinanza.

È proprio mentre Gaetano si reca ad uno di questi matrimoni che sbaglia chiesa e finisce al funerale di suo zio, il papà di Paolo. Costretto al funerale, Gaetano incappa in alcuni clienti Russi non molto soddisfatti del servizio. Per sfuggire ai malviventi, Gaetano si rifugia proprio nell’albergo di Paolo. Quest’ultimo intanto è rimasto colpito dalla comparsa di Gaetano, convincendosi che forse il cugino voglia mettere fine ai dissapori durati anni.

In realtà Gaetano non ha nessuna intenzione di fare pace. L’uomo però scopre, origliando una conversazione tra Paolo e Don Gino, che il cugino è convinto di stare per morire e che perciò vuole lasciare il suo albergo in eredità a Gaetano. Scoperto ciò l’avido Gaetano convince definitivamente Paolo di essere prossima alla morte inserendo il suo nome in un quadro clinico senza speranze.

Paolo firma così l’atto di donazione ma Gaetano viene tormentato dal senso di colpa e decide di confessare tutto al cugino. Forse però è troppo tardi, Paolo viene a sapere la verità da un socio in affari di Gaetano. I due cugini litigano ancora una volta ma a differenza dei loro padri riescono a superare le loro divergenze.