La folle vita

Dopo anni passati insieme, Alex e Noémie progettano di avere un bambino. Ma ogni loro piano viene stravolto dagli strani comportamenti di Suzanne, madre di Alex. Suzanne è la proprietaria di una galleria d’arte, una settantenne eccentrica e indipendente. Nell’ultimo periodo la donna aveva fatto acquisti avventati e aveva aperto molteplici conti in banca, ricoprendosi di debiti.

Suzanne non ha alcun ricordo delle sue azioni e la coppia preoccupata si rivolge a un medico. Si scopre che la donna è affetta da demenza semantica, una malattia neurodegenerativa che condiziona radicalmente la vita quotidiana di chi ne soffre. Alex e Noémie si vedono così costretti a badare a Suzanne, ormai divenuta imprevedibile e regredita a comportamenti infantili e immaturi. I due assumono Kevin per aiutarli a prendersi cura di Suzanne.

Alex vede l’indipendenza di sua madre svanire, così come la sua capacità di guidare o di restare sola anche per pochi minuti. Ma l’atteggiamento della coppia nei confronti della malattia è opposto: Noémie accetta subito la nuova quotidianità, mentre Alex prova vergogna e imbarazzo per i comportamenti illogici della madre. Per Alex è solo una situazione momentanea, che avrebbe portato a un nuovo equilibrio.

Noémie ha compreso, al contrario del compagno, l’irreversibilità della nuova situazione e la necessità di non lasciarsi sommergere dalla tristezza, per trovare la bellezza anche in questa nuova vita. La cura della giovane coppia nei confronti della donna si rivelerà essere un’insolita scuola di vita sull’essere genitori.