King Kong (2005)

King Kong è un film di Peter Jackson che racconta la scoperta da parte di una troupe cinematografica di un gigantesco gorilla su un’isola deserta. Nelle fasi maggiormente drammatiche della Grande Depressione, l’attrice Ann Darrow viene licenziata dal suo posto di lavoro e poco dopo assunta dal bizzarro regista Carl Denham. L’uomo sta progettando di realizzare un film su sceneggiatura di Jack Driscoll su un’isola ignota alle mappe navali. La spedizione parte effettivamente, nonostante qualche difficoltà.

Sulla nave, Ann fa conoscenza con lo scrittore della sceneggiatura del film, Jack Driscoll appunto, con il quale sembra scattare immediatamente la scintilla. Ma il viaggio si rivela ben presto decisamente più impervio di quanto non avessero previsto. Il gruppo, arrivato sull’isola, subisce infatti l’attacco di una tribù di indigeni. Durante la colluttazione, che fa subire delle perdite all’equipaggio, Ann viene rapita da un gigantesco gorilla e portata nella giungla.

La troupe inizia allora la ricerca della ragazza, incalzata dal capitano della nave, che vorrebbe invece ripartire immediatamente. La ragazza tuttavia, passando del tempo con la scimmia, si rende conto di quanto sia ben più sensibile ed umana rispetto ad alcuni suoi simili. Tra i due si instaura così un rapporto che rasenta l’amicizia, con Kong che la protegge dai pericoli della giungla e la porta nella sua tana.

Dopo varie peripezie, gli uomini superstiti trovano la scimmia e la ragazza, catturano la prima e liberano la seconda. Dopodiché ripartono alla vista di New York, dove l’animale viene usato come fenomeno da baraccone da Carl Denham. Durante uno spettacolo però, la natura prende il sopravvento: la scimmia si libera, rapisce di nuovo l’”amica” Ann e inizia a scorrazzare per la fredda New York, arrampicandosi sull’Empire State Building e dimostrando di essere migliore dei suoi cacciatori.