Il passato

Aeroporto di Parigi, Ahmad dopo quattro anni torna da Tehran in Francia per finalizzare il divorzio con la moglie Marie, con la quale ha cresciuto le figlie di lei,  Lucie e Léa, avute da un precedente matrimonio. Non avendo prenotato un albergo in cui far soggiornare l’ex compagno, Marie sulla strada di ritorno a casa lo mette al corrente della sua  nuova  relazione con Samir, il proprietario di un servizio di lavanderia a secco. Ahmad dovrà quindi condividere la stanza con il figlio Fouad. 

Si trovano tutti a condividere gli spazi di una villetta nella periferia di Parigi in cui Samir e Marie hanno iniziato e mai finito i lavori di ristrutturazione che generano maggiore confusione. 

Ahmad nonostante le resistenze della nuova famiglia della moglie, viene accolto con affetto da Lucie, ora adolescente, decisa ad impedire il matrimonio della madre con Samir. Per cercare di conciliare la situazione, l’uomo fa da intermediario e da paciere nei conflitti madre e figlia.

In mezzo agli attriti quotidiani, si fanno strada rivelazioni sulla moglie di Samir che si trova da otto mesi in uno stato di coma vegetativo a causa di un tentato suicidio finito male. Il sospetto è che la causa del gesto sia stata proprio la relazione tra Marie e Samir. Ma nuove teorie vengono a galla quando l’uomo viene raggiunto da Naïma, dipendente della lavanderia, che ha assistito sia la tentativo della moglie di togliersi la vita sia ad un passato incidente con un cliente avvenuto nel negozio.