Ercole è a capo di un variegato gruppo di mercenari composto da Anfiarao, Autolico, Atalanta, Tideo e Iolao. La compagnia si sposta per tutta la Grecia alla ricerca di ingaggi e anfitrioni disposti a pagare per i loro servigi. Arrivato in Tracia, il gruppo si trova ad ottenere finalmente un lavoro: re Cotys, stanco delle continue interferenze e dei continui saccheggi del bandito Reso chiede ai mercenari di addestrare sapientemente il suo esercito.
Nonostante Ercole sia appena uscito dalle dodici fatiche, punizione per non essere riuscito a proteggere efficacemente la sua famiglia, accetta l’offerta e inizia ad addestrare il poco efficace esercito trace. Durante l’addestramento Ercole si affeziona a Ergenia, la figlia del re, e al di lei figlio, Areo, che vede nel semidio un vero e proprio idolo.
Alla prima battaglia corrisponde una vittoria, ma Ercole non è ancora soddisfatto del risultato. Continua l’addestramento con ancora più dedizione, permettendo finalmente all’esercito trace e a Cotys di sconfiggere i nemici. Parlando con lo sconfitto Reso però, Ercole inizia ad avere dubbi sul suo operato. Lo sconfitto infatti lo mette in guardia dal suo benefattore.
Indagando, Ercole scopre la verità: Cotys è un uomo assetato di potere e, soprattutto, è un fedele alleato di Euristeo, colui che lo aveva costretto a sopportare e superare le dodici fatiche, dopo aver causato la fine della sua famiglia. Scoperta la verità, Ercole viene imprigionato. Venuto finalmente a patti con i suoi demoni, il semidio si libera e inizia la vendetta. Uccisi i nemici, conquista il dominio sull’esercito trace e, insieme con Ergenia, Areo e i suoi fedeli compagni, ne diventa il capo.