Green Zone

19 marzo 2003. Gli Usa invadono l’Iraq. Saddam Hussein è stato deposto e il suo regime cancellato. Le truppe statunitensi vengono quindi inviate sul suolo iracheno per portare ordine e pace, per evitare nuovi contatti tra Iraq e terrorismo e per recuperare presunte armi di distruzione di massa in possesso di Hussein.

Miller, interpretato da Matt Damon ha il compito, insieme alla sua squadra, di rintracciare le armi in questione. È questa infatti una delle ragioni principali con cui il governo americano giustifica l’invasione delle sue truppe. Miller e i suoi incappano però in una serie di siti che si rivelano privi di armi. L’intelligence continua infatti a dare ai soldati informazioni che non portano a concludere la missione.

L’agente Brown della CIA fa poi intendere a Miller che anche la prossima missione sarà fallimentare, alimentando le perplessità del soldato. La stampa invece continua ad affermare che un informatore segreto, un certo “Magellano”, avrebbe assicurato la presenza delle armi. Miller si mette quindi in contatto con Freddy, un informatore locale che lo conduce ad una riunione di capi iracheni.

Qui è presente anche il generale Al-Rawi che riuscirà però a scappare prima che Miller possa ottenere informazioni utili. Riuscirà però a parlare con uno dei prigionieri del generale che gli rivela che “Magellano” è lo stesso Al-Rawi e che le dichiarazioni che la stampa aveva diffuso a suo nome erano infondate. Miller dovrà quindi lanciarsi in una corsa contro il tempo per raggiungere Al-Rawi prima del governo USA.